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Eni-Versalis, Ancisi attacca de Pascale: "Bravo a parole, ora vediamo i fatti"

"Ciò che Ravenna aspetta da anni è la realizzazione dell’impianto SBR-S che Versalis aveva traslato nel quadriennio 2015-2018, indicando nel 2017 l’inizio dei lavori".

Alvaro Ancisi, consigliere di Lista per Ravenna, interviene con una nota per commentare la notizia della fine delle trattative tra Eni e il fondo finanziario SK Capital per la cessione del 70% delle quote di Versalis.

"E' senz’altro una boccata d’ossigeno per le sorti della chimica nazionale e  per il futuro di questo asset fondamentale dell’economia ravennate e di almeno 1.600 dei suoi posti di lavoro. Non è certo una smentita alla mobilitazione che si è sollevata contro questa deriva da ogni parte della nostra città, in sintonia con le rappresentanze sindacali. Significativo, in proposito, è stato l’ordine del giorno del consiglio comunale, votato all’unanimità il 22 dicembre scorso, su iniziativa di Lista per Ravenna. 
Ciò che Ravenna aspetta da lunghi anni è soprattutto la realizzazione dell’impianto SBR-S che, appena a fine 2014, Versalis aveva traslato nel quadriennio 2015-2018, indicando nel 2017 l’inizio dei lavori.
A fronte di come ora questi investimenti si potranno realizzare, e in particolare sulla necessità di ricorrere, in mancanza di risorse dell’ENI, alla Cassa Depositi e Prestiti (che però il Governo a tutt’oggi esclude), suona però stonata la nota del neo sindaco De Pascale, che cerca di attribuire a se stesso il merito della rinuncia di ENI a vendere Versalis a SK Capital, usando queste testuali parole: “Da parte mia c'è stata in questi mesi una forte azione di sensibilizzazione nei confronti del Governo”.
Il candidato sindaco De Pascale si è “sensibilizzato” sulla vicenda Versalis/SK Capital il 30 gennaio, quando ha chiamato a Ravenna il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri Luca Lotti, ottenendone l’espressione del seguente impegno: “La prima promessa che faccio è quella di tornare qui, entro massimo 50 giorni, per fare un incontro con i vertici dell’azienda e con Michele. Ho già avuto la disponibilità di parte della dirigenza Eni”. Poteva essere, almeno, l’inizio di un dialogo, ma non si è visto nessuno. Tra il primo turno elettorale e quello finale, De Pascale ha poi incontrato i sindacati del settore chimico, con i quali, a loro detta, “ha condiviso la necessità di sollecitare il Governo a presidiare e a cercare di influenzare, con il massimo impegno possibile, la trattativa che Eni sta facendo con il fondo SK Capital”: “presidiare e cercare di influenzare” la trattativa vuol dire proseguirla, non già affossarla. Era appena dieci giorni fa
Ma il 3 giugno, alla chiusura della campagna elettorale, i lavoratori del polo chimico che volevano presenziare alla manifestazione di De Pascale con Renzi erano stati bloccati all’ingresso di piazza del Popolo. 
Questa “è stata la forte azione di sensibilizzazione nei confronti del Governo” che De Pascale ha rivolto su Versalis. Ora che viene il difficile, si aspettano i fatti".
 

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