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Ex caserma in sfacelo sul lungomare di Lido di Dante: "Risanarla dal degrado"

"Pessimo biglietto da visita per i turisti, che frequentano la località, questo problema si presenta ogni anno durante la stagione primaverile e continua in quella estiva"

Lista per Ravenna ha ricevuto un appello di un cittadino che ha deciso di rendere pubblico: “Sono un ravennate che va al mare a Lido di Dante e mi piacerebbe sapere per quanti anni ancora chi va in villeggiatura in questo Lido deve avere, sotto i propri occhi, quello spettacolo indecoroso, da quarto mondo, che è il rudere della ex caserma della finanza, che è diventata piccionaia e ricettacolo di escrementi e topi - si legge nell'appello - Accenno ad una possibile soluzione: demolire il rudere e realizzare nell'area una piazzetta con fontana e busto di Dante”.

"In realtà, si tratta di due edifici confinanti, ex caserma ed ex dependance abitativa della Finanza, quest’ultima in stato anche di maggiore sfacelo e a rischio perfino di implosione. Molti anni addietro lo Stato li ha dati in proprietà al Comune di Ravenna - spiega il capogruppo Alvaro Ancisi - Dal 2016 al 2019, il presidente del Comitato cittadino di Lido di Dante, Pasquale Minichini, che fu il penultimo comandante di quella Caserma, ha tempestato le varie autorità comunali di Ravenna segnalando appunto il degrado urbano e ambientale dei due immobili, situati sul lungomare della località, a diretto contatto con abitazioni civili, ove dimorano famiglie con minori. Lo spettacolo offerto, testimoniato da un dossier di foto, era così descritto: “Si tratta di una vera savana, nella quale zanzare, bisce, altra specie di serpenti, roditori ecc., protetti dall’incuria per il mancato taglio della vegetazione, escono e si rincorrono per strada alla ricerca di cibo;  presenza di piccioni, che dal tetto degli immobili si fiondano perfino sui tavoli del ristorante di fronte. Pessimo biglietto da visita per i turisti, che frequentano la località, questo problema si presenta ogni anno durante la stagione primaverile e continua in quella estiva, senza che nessuno provveda a qualche rimedio, se non sollecitato”. Quest’anno la rappresentazione è parimenti tragica".

"L’articolo 7 sull’incuria e il degrado di immobili, inserito nel nuovo regolamento comunale di Polizia urbana, impone ai proprietari di edifici, fabbricati, terreni, parchi, ecc. di mantenerli in condizioni decorose - ricorda Ancisi presentando un question time - Il Comune di Ravenna dovrebbe applicarlo innanzitutto a se stesso, dando esempio di virtù ai cittadini privati, che punisce rigorosamente, con multa da 150 a 450 euro, quando gli pervengono segnalazioni anche solo di erba più alta di 50 centimetri. La prima domanda rivolta al sindaco è dunque se intende disporre che i due immobili in questione siano stabilmente risanati dall’incuria e dal degrado. Tuttavia il problema più generale e risolutivo è cosa il Comune intenda fare di questi ruderi, meritevoli piuttosto di essere recuperati e riqualificati a beneficio di Lido di Dante anziché a sua vergogna. Ragion per cui la seconda domanda è quali siano, al riguardo, le sue intenzioni".

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