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"Gli ex giochi acquatici di Lido Adriano fatiscenti, pericolosi, antigienici, alloggio improprio di sbandati"

Si dia corso agli atti dovuti, per restituire ai cittadini l’auspicata tranquillità e all’ambiente il dovuto rispetto.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"La stampa quotidiana si è più volte occupata di quello che un tempo era un complesso turistico di giochi acquatici a Lido Adriano, in via Cellini. Strutture fatiscenti alla mercé di stranieri sbandati che vi trascorrono la notte. Ho avuto modo di parlare con alcuni residenti di fronte alla struttura. La fibrillazione è palpabile, poiché da quell'area si riversano verso le abitazioni topi, bisce e animali di specie simili, per non parlare delle zanzare che infestano l'intera zona. Ma più preoccupa, oltre al degrado dell'area, che si è aggiunta la mancanza di illuminazione nell'ultimo tratto della via: dei tre lampioni presenti, non se ne accende uno. Forti sono l'angoscia e i timori, poiché nel buio assoluto, si temono atti inconsulti da parte di chi trova ricovero durante la notte all'interno di quel che resta dell'immobile.

Si è aggiunta ancora un'altra preoccupazione nelle persone del posto, vale a dire l'incolumità delle persone, sia a piedi che motorizzate. Infatti, ci sono alberi completamente inclinati sia su via Cellini che su viale Manzoni, strada molto trafficata specialmente nel periodo estivo, che, in caso di forte vento, potrebbero anche essere causa di incidenti. Prevenire è meglio che curare. Ma non è dato conoscere quali provvedimenti ha adottato l'amministrazione comunale. Cioè, se è stato imposto alla proprietà di porre in essere ogni accorgimento per l'invalicabilità della recinzione e, ancor più, la cura dell'intera area dalla situazione di degrado in cui versa. Fatto sta che, nonostante la vasto eco sulla stampa, la situazione non è mutata, tranne lo svuotamento delle piscine, che, però, con le piogge recenti, hanno iniziato a riempirsi.

APPLICARE LE NORME REGOLAMENTARI

Ricordo solo che, oltre all'ordinanza per evitare la proliferazione della zanzara tigre, c'è il "Regolamento comunale del verde" che prescrive condotte e ne sanziona il mancato rispetto. In particolare: l'art. 15, punto 15.2, impone il mantenimento delle aree verdi e/o incolte di proprietà privata, sanzionando l'inadempienza con l'art. 20, punto 20.3. Sicuramente l'aspetto di natura igienico sanitario e ambientale la fa da padrone, per cui è auspicabile l'intervento della Polizia municipale-Sezione antidegrado, proprio per evitare che eventuali negligenze della proprietà siano foriere della formazione di habitat idonei per lo sviluppo degli insetti molesti e roditori.

C'è un passo saliente in tema di "Vigilanza su problematiche di natura igienico ambientale", secondo cui, qualora sul territorio comunale si evidenzino problematiche igienico-sanitarie causate dalla presenza di insetti molesti o agenti nocivi per la salute dell'uomo e degli animali, su parere degli enti istituzionali competenti, il Sindaco, con provvedimento contingibile ed urgente, ordina al privato cittadino, a proprie spese, i necessari interventi di bonifica primaria (manutentiva) e secondaria (disinfezione, disinfestazione, derattizzazione). Nel caso di mancato adempimento all'ordine come sopra intimato, si provvederà, previa diffida, alla esecuzione d'ufficio dei necessari interventi con remissione delle spese a carico del soggetto inadempiente, salvo l'applicazione delle ulteriori sanzioni penali ed amministrative previste dalla legge. Si dia corso, dunque, agli atti dovuti, per restituire ai cittadini l'auspicata tranquillità e all'ambiente il dovuto rispetto.

Pasquale Minichini - Lista per Ravenna

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