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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Faenza approva una mozione per sensibilizzare su femminicidi e violenza sulle donne

L'approvazione avviene a meno di sei mesi dal femminicidio di Ilenia Fabbri, la 46enne Ilenia Fabbri uccisa il 6 febbraio scorso nel suo appartamento di via Corbara

Nella seduta del 26 luglio il consiglio comunale di Faenza ha approvato all'unanimità una mozione per una campagna di sensibilizzazione per le donne vittime della lesione dei loro diritti. L'approvazione avviene a meno di sei mesi dal femminicidio di Ilenia Fabbri, la 46enne uccisa il 6 febbraio scorso nel suo appartamento di via Corbara.

Il Comune di Faenza ha attivato dal 2000 una collaborazione proficua con Sos donna, centro antiviolenza nato nel 1994 sul territorio faentino per gestire il Servizio Fe.N.Ice (Female Network Service) e che ha accolto, dalla data della sua fondazione, più di 3.000 donne. Uno dei focus più importanti, oltre ad accogliere ed ospitare donne vittime di violenza di genere (dall’inizio del 2021 ad oggi ha accolto 126 donne), è quello della prevenzione e sensibilizzazione del tema della violenza di genere e delle differenze di genere. Dal 2000 vengono svolti incontri psico-educazionali nelle scuole di ogni ordine e grado raggiungendo anche 150 classi l’anno. Vengono inoltre gestite 5 case rifugio, 2 case di semi-autonomia e una di pronta ospitalità legata all’emergenza 24 ore su 24 rivolte alle donne che si rivolgono alle Forze dell’Ordine, al Pronto Soccorso e ai Servizi Sociali.

La mozione approvata impegna il sindaco e la giunta a sollecitare la Regione Emilia-Romagna affinché nell’attuazione del nuovo Piano regionale contro la violenza di genere preveda azioni specifiche e risorse mirate a sostegno degli enti locali per prevenire e contrastare fenomeni di segregazione della volontà in ambito familiare, anche attraverso profili di sostegno psicologico e di mediazione culturale; a promuovere una campagna di informazione e sensibilizzazione, anche con la collaborazione di Associazioni e Centri antiviolenza, in merito ai diritti e alle libertà fondamentali della persona di cui alla Costituzione nonché alla Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle libertà fondamentali, con particolare attenzione al rispetto e alla tutela della donna nonché al reato di cui all’art. 588 bis c.p; a promuovere maggiormente la diffusione e la conoscenza delle modalità specifiche di accoglienza e protezione nell’ambito dei locali Servizi sociali, Associazioni e Centri antiviolenza, adeguati all’immediata comprensione di situazioni similari a quelle vissute purtroppo da troppe donne nel nostro Paese.

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