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Faenza, il ruolo del centrosinistra: Officina Democratica ospita Pierluigi Bersani

Il dialogo si incentrerà quindi sul ruolo del centrosinistra in Italia ed in Europa, focalizzandosi su quale possa essere la prospettiva di un moderno centrosinistra, democratico e progressista

Giovedì, alle o20.30, all’Auditorium di Sant’Umiltà, l’associazione Officina Democratica ospiterà per la propria prima iniziativa pubblica il parlamentare Pierluigi Bersani, intervistato dal giornalista di Repubblica Andrea Carugati. "Questa decisione non è casuale - spiegano dall'associazione -. Bersani è uno di quei politici che trasmettono con precisione il senso ultimo dell’impegno politico. In un momento storico in cui prevale un senso generale di smarrimento, in special modo nel popolo di centrosinistra, intendiamo esplorare le motivazioni che spingono una persona a spendere la propria vita per il perseguimento di una società più giusta e di un mondo migliore".

Il dialogo si incentrerà quindi sul ruolo del centrosinistra in Italia ed in Europa, focalizzandosi su quale possa essere la prospettiva di un moderno centrosinistra, democratico e progressista. "In questi anni stiamo subendo la crescita delle disuguaglianze, con sempre più persone che scivolano nelle “periferie” economiche e sociali - continuano dall'associazione -. In particolare i dati relativi alle fasce più giovani rimangono preoccupanti per livello di povertà e marginalità nel mercato del lavoro. Malgrado alcuni dati economici, che se presi singolarmente possono essere incoraggianti, bisogna dire che a livello complessivo mancano prospettive concrete di benessere. Molti cittadini nutrono una profonda insoddisfazione e ricadono nella paura, un humus fertilissimo per le destre populiste e anti-liberali, a Faenza come in tutto il paese. Da questo scenario nasce la necessità di ritrovare il senso e la direzione di una proposta di centrosinistra, innovativa verso sfide di un mercato del lavoro globalizzato e verso il tema della sostenibilità del nostro sistema di welfare".

"Oltre a queste considerazioni di sistema, non vogliamo fingere di non vedere un fondamentale appuntamento politico che aspetta l’Italia: il referendum istituzionale del 4 dicembre - prosegue -. Ascolteremo attentamente Bersani anche su questo, condividendo il suo approccio di fondo: di fronte alle tensioni economiche e sociali, vi è bisogno di maggiori spazi di democrazia e di rappresentanza, non di ridurre quelli esistenti. Non voler vedere le connessioni tra le regole di rappresentanza dell’Italicum e la riforma del rapporto Camera-Senato e Governo-Parlamento significa chiudere gli occhi davanti al disagio che giustamente tanti cittadini di centrosinistra manifestano quando si accorgono di non poter più sottoporre al giudizio del voto la classe dirigente che li governa".

Come Officina Democratica, anche in presenza di un dibattito articolato al nostro interno, non esprimiamo una posizione unica, ma vogliamo far riflettere ciascuno sulle inevitabili implicazioni politiche che la riforma Renzi-Boschi avrà sull’architettura istituzionale del nostro paese - conclude l'associazione -. Se è fondamentale conoscere e valutare ogni modifica specifica contenuta nella proposta, articolo per articolo, bisogna al tempo stesso saper leggere il nuovo assetto delineato dalla revisione della Costituzione all’interno di una cornice più ampia, caratterizzata dal prevalere degli esecutivi e dall’allontanamento della rappresentanza. Su questi temi ci confronteremo giovedì sera, e la nostra riflessione continuerà anche dopo il 4 dicembre".

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