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Faventia Sales, la questione finisce al ministero: Fratelli d'Italia presenta un'interrogazione parlamentare

Dopo le dimissioni del collegio sindacale della Fondazione Banca del Monte, è stata presentata un'interrogazione parlamentare a firma della deputata di Fratelli d'Italia Alice Buonguerrieri. Sulla società partecipata dal comune di Faenza "vogliamo che si faccia chiarezza"

Faventia Sales sarà oggetto di un’interrogazione parlamentare. A chiamare in causa il Ministero dell’Economia e delle Finanze è stata Alice Buonguerrieri, deputata di Fratelli d’Italia che nella giornata di venerdì ha chiesto risposta scritta al dicastero presieduto da Giancarlo Giorgetti in merito alla gestione della società per azioni partecipata dal comune di Faenza.

Nel corso della conferenza stampa tenutasi lunedì a Faenza erano presenti, oltre all’onorevole Buonguerrieri, anche il capogruppo in consiglio comunale Stefano Bertozzi e il coordinatore provinciale Alberto Ferrero. “Annunciamo che su Faventia Sales è stata presentata un’interrogazione parlamentare - ha riferito Stefano Bertozzi -. Sottolineo che non attacchiamo Faventia Sales per ragioni politiche, anche perchè ciò che è stato fatto in quel complesso è meritorio e non sussiste nessuna questione sul recupero della struttura. Oggi tuttavia la stessa viene gestita ai limiti della legge: in particolare del decreto Madia”. Sul tema Bertozzi aveva già presentato un esposto alla Corte dei Conti: “Vogliamo sapere, e lo chiediamo al Ministero, se quello che è stato fatto su Faventia Sales è in linea con la legge”.

In particolare, come si legge nell’interrogazione “Faventia Sales Spa, società partecipata dal Comune di Faenza con una quota del 46%, gestisce un complesso immobiliare denominato "ex Istituto Salesiani" costituito da diversi beni; nel 2020 la società aveva 7 amministratori e 1 dipendente, attualmente ha 7 amministratori e 3 dipendenti; nel 2019 è stata inserita dal Comune di Faenza tra le società oggetto di razionalizzazione nel "Piano di razionalizzazione periodica delle partecipazioni detenute al 31/12/2018" con l'impegno alla cessione della partecipazione o alla liquidazione della società; lo stesso Comune contribuisce in maniera notevole ai ricavi complessivi della partecipata attraverso contratti di sublocazione.

Nel 2020 è stato corrisposto alla partecipata canoni totali pari a 204.852,45 euro, con oltre a 52.752 euro trasferiti a titolo di "spese di gestione e decoro", contribuendo per 257.604,45 euro (43,39%) al fatturato della partecipata che nel 2020 è stato di 593.641 euro; dai contratti di sub locazione emergerebbe che sono trasferiti senza incrementi di prezzo. Conseguentemente i margini economici derivano soli oneri di gestione e decoro; la situazione appare concretamente regolata in modo difforme da quanto previsto, in modo generale e astratto, nelle norme del Testo unico delle società partecipate (TUSP); inoltre i 53.000 euro di spese di gestione e decoro che il Comune di Faenza corrisponde a Faventia Sales Spa verrebbero liquidati senza alcun regolamento condominiale che disciplini preventivamente un costo univoco a metro quadro e senza consentire la possibilità di verificare se analogo trattamento sia garantito ad altri inquilini non pubblici in termini di costi. Se così fosse, ad avviso dell'interrogante, saremmo innanzi procedure di fatto potenzialmente in grado di configurare un danno erariale; generalmente il Comune partecipa, tramite canoni versati, al mantenimento di una società che, ad avviso dell'interrogante, non svolge effettivamente alcuna attività, limitandosi a fungere da mero soggetto interposto tra proprietari e Comune di Faenza per il godimento di immobili, con una marginalissima attività socio-culturale a latere, e per la quale, con il piano di revisione 2022, si sta cercando di trovare una nuova collocazione anche attraverso scissioni proporzionali e conferimenti al suo interno di società partecipate in liquidazione. Ciò avviene apparentemente senza un chiaro piano industriale e senza aver risolto nessuno dei problemi in precedenza indicati nonostante gli impegni presi con la Corte dei Conti”. 

La deputata Buonguerrieri ha specificato che "questa non è un’interrogazione parlamentare contro qualcuno, ma per la cittadinanza. Parliamo di impiego di soldi pubblici e di società partecipate. Ci sono singolari commistioni sulle quali forse vale la pena approfondire. Mi risulta che l’ex presidente di Faventia Sales sia il vicesindaco con tanto di delega alle società partecipate. L’interrogazione ha l’obiettivo di segnalare al Ministero competente la situazione e chiedere quale sia il giudizio e se ritenga che valga la pena indirizzare tutto alla Corte dei Conti per le opportune verifiche sulle normative di legge. Il consigliere Bertozzi ha documentato alcune incongruità sulle quali vogliamo che si faccia chiarezza. Si tratta specificamente della riunione in cui è stata portata all’attenzione dei soci la scelta di fare confluire Terre Naldi in Faventia Sales. Secondo i documenti la proposta è stata illustrata 15 giorni prima del 20 dicembre, ovvero prima che il consiglio comunale deliberasse sulla razionalizzazione delle quote di Terre Naldi” ha chiarito Bertozzi. Alcuni giorni fa il collegio sindacale della Fondazione Banca del Monte, secondo socio per quote della società partecipata, aveva rassegnato le dimissioni.

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