Ferragosto a Marina, Lista per Ravenna: "non così positivo"
Il Ferragosto non è stato così positivo. Lo sostengono Alvaro Ancisi e Nicola Grandi, capogruppo e consigliere Lista per Ravenna. "Non sembra che le ordinanze anti-sballo di Matteucci abbiano ridotto il numero degli ubriachi"
Il Ferragosto ai lidi ravennati non è stato così positivo. Lo sostengono Alvaro Ancisi e Nicola Grandi, capogruppo e consigliere della Lista per Ravenna. “Non sembra che le ordinanze anti-sballo di Matteucci abbiano ridotto il numero degli ubriachi – affermano -. Una ragazza a cena ieri sera in un bagno di Marina non avrebbe avuto ragione di scrivere al nostro collaboratore Giulio Bazzocchi il seguente testuale messaggio: “Ciao, ieri sera ero a Marina...uno schifo! Ragazzi con borse piene di birre (ma non era vietato il vetro in spiaggia?) e bottiglie di superalcoolici tra le mani andavano su a giù per la passerella di un bagno mentre noi cenavamo”
“Altri hanno acceso un falò – prosegue la testimonianza -, gente che faceva i propri bisogni vicino ai giochini dei bimbi sulla sabbia e fumavano qualunque cosa tranquillamente sotto gli occhi indifferenti di gestori e clienti. Per non parlare poi degli stradelli dietro i bagni... tutti ubriachi! le forze dell’ordine sulla strada...ma sulla spiaggia?”.
“In compenso, il sindaco si è fatto fotografare, col vice-sindaco e l’assessore alla polizia municipale – accusano Grandi e Ancisi -, insieme al prefetto davanti ad un hotel di Lido Adriano, senza peraltro riuscire ad arruolare i vertici delle forze dell’ordine statale. Non ha potuto invece sottrarsi all’invito del capo della sua amministrazione la vice-comandante della polizia municipale, Alessandra Bagnara, funzionario di vigilanza. Non che le mancasse il lavoro, specifico della vigilanza urbana, come dalla seguente piccola rassegna fotografica”.
“Da cinque giorni, a Marina di Ravenna, in piena zona centrale, davanti alle scuole elementari e alle case, sono accampati, indisturbati, nell’indignazione generale, almeno 40 camper – affermano -, né più né meno come se fossero in un campeggio, con le scale abbassate, i tavolini sul suolo pubblico e allegri bivacchi”.