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Festa della Liberazione, la Consulta antifascista: "Solidali al popolo ucraino, ma il 25 aprile è una data sacra"

La Consulta provinciale Antifascista di Ravenna: "Fra i combattenti ucraini contro l'invasore russo ci sono forze politiche e militari che si richiamano al nazismo dalle quali nessuno s'è dissociato"

Anche la Consulta provinciale Antifascista di Ravenna esprime la propria posizione sulla polemica che si è innescata nei giorni scorsi rispetto al coinvolgimento della comunità ucraina nelle celebrazioni della Festa della Liberazione. Da una parte c'è infatti la richiesta della comunità ucraina ravennate di essere inclusa nel programma di iniziative del 25 aprile e, dall'altra, l'opposizione di vari partiti di estrema sinistra. Un "netto dissenso" lo esprime anche la Consulta provinciale Antifascista "a proposito di una convocazione straordinaria del consiglio comunale dedicato alla resistenza ucraina concomitante alla celebrazione ravennate della liberazione dell'Italia dal nazifascismo".

"La ragione è precisa - afferma la Consulta - Come noto fra i combattenti ucraini contro l'invasore russo ci sono forze politiche e militari come il battaglione Azov ed altre che si richiamano al nazismo dalle quali nessuno s'è dissociato. Nel ribadire la nostra solidarietà al popolo ucraino che duramente combatte contro l'invasore russo sottolineiamo che il 25 aprile è una data sacra che sancisce la nascita di un' Italia democratica, antifascista la cui unicità va rispettata e non mescolata, stravolgendone la natura, con altre iniziative concernenti le vicende pur tragiche di altre nazioni ( dai palestinesi agli iraniani, ai curdi, ai cubani ecc...).

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