Finanziaria, Cgil in sciopero: "Per difendere la democrazia"
Si è tenuta oggi al Cinemacity di Ravenna una partecipata assemblea in cui sono state affrontate le ragioni che hanno portato la Cgil a proclamare lo sciopero generale. Presenti oltre 300 persone
Si è tenuta oggi al Cinemacity di Ravenna una partecipata assemblea in cui sono state affrontate le ragioni che hanno portato la Cgil a proclamare lo sciopero generale. Oltre 300 persone tra sindacalisti , delegati e attivisti hanno preso parte all'assemblea. Le conclusioni sono state tenute dal segretario generale dell'Emilia Romagna Vincenzo Colla. Nel corso dell'assemblea sono emerse le diverse criticità riconducibili a questa manovra.
“Oltre ai pesanti tagli alle amministrazioni locali, sono stati contestati i punti legati all'articolo 8 della manovra che di fatto vanifica l'accordo sottoscritto lo scorso 28 giugno dai sindacati e Confindustria. Forti critiche sono giunte anche nei confronti dell'articolo 9 che stabilisce il collocamento obbligatorio in azienda delle persone invalide o con difficoltà. Tutto ciò porterà ad una ghettizzazione di questi lavoratori. La Cgil è contraria anche alla messa in discussione dell'articolo 41 della Costituzione attraverso il quale si vuole fare passare il principio che ogni attività è lecita quando non è vietata” si legge in una nota della Cgil Ravenna.
?“La Camera del lavoro contesta anche la scelta di spostare le festività civili della Liberazione, della Repubblica e dei lavoratori. Questa scelta comporta la negazione della storia della democrazia di questo Paese. Vincenzo Colla, nelle sue conclusioni, ha anticipato che se il provvedimento dovesse passare così come è , la Cgil assicurerà le piazze piene in queste date storiche per l'Italia. Inoltre, in occasione del primo maggio, se questo non sarà riconosciuto festivo, la Cgil dell'Emilia Romagna proclamerà lo sciopero per l'intera giornata”.?