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"Fogliame sulle strade da settembre, spazzamento avviato solo a fine novembre"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

La raccolta dei rifiuti e lo spazzamento delle strade ci costano ogni anno 30 milioni di Tari. Per lo spazzamento, la fase cruciale è quella autunnale, quando, a cominciare da settembre, gli alberi dei viali e dei parchi (55.000 nel territorio comunale) subiscono in maggior parte la caduta delle foglie. La raccolta del fogliame a terra viene fatta da uno o più operatori che lo sposta in mezzo alla strada con dei soffioni e da una spazzatrice meccanica che lo asporta. A fine novembre, Lista per Ravenna riceve puntualmente segnalazioni da varie frazioni del forese e del litorale e da alcune parti della città, che lamentano strade e piste ciclabili sepolte dal fogliame, lasciato ad imputridire per mesi. Oltre ad otturare caditoie, pozzetti di scolo e bocche di lupo, che causano allagamenti stradali e ruscellamento delle acque di pioggia, il fogliame finisce per nascondere le fratture e le sconnessioni esistenti nella pavimentazione delle carreggiate e dei marciapiedi, producendo pericoli per la sicurezza dei veicoli e per l’incolumità dei passanti, col rischio intrinseco di cadute e di incidenti. I cittadini sono spesso costretti a far pulizia in proprio, per compiti che spettano invece all’amministrazione comunale.

Su questi disservizi, Lista per Ravenna ha interrogato il sindaco il 10 dicembre 2020 e il 28 novembre 2021, documentando, con foto significative, quale esempio di uno stato generale, il caso eclatante di Camerlona. Per entrambe le volte, ha risposto l’assessore all’Ambiente Baroncini, ma in modo nettamente discordante. Il 15 dicembre 2020 disse: “Tra settembre-ottobre è stata svolta un’operazione di risanamento in tutti i lidi e in alcune aree del capoluogo. Da due settimane a questa parte sta svolgendosi un’altra campagna di risanamenti che ha riguardato dapprima alcune zone ancora dei lidi e tutte le zone del forese e le frazioni […]. Il piano più o meno è in congruenza coi tempi calendarizzati. Siamo un pochino in ritardo perché ci sono state molte allerte per vento negli ultimi dieci giorni e questo ha rallentato”. Il 6 dicembre 2021, si è invece espresso, nella sostanza, così (documento allegato):  “[…] Il gestore del servizio di raccolta e spazzamento ha calendarizzato gli interventi su tutto il territorio graduando gli interventi a seconda della criticità dell’area interessata. Gli interventi di raccolta sono iniziati il 29 novembre 1921 e termineranno anche nelle zone più periferiche il 27 gennaio 2022”.

Cominciare, nel 2020, a settembre-ottobre, proseguendo fino a dicembre ed oltre, pur con lacune e omissioni, pagato con gli stessi soldi dai contribuenti Tari, lo stesso servizio di spazzamento del fogliame che però nel 2021 è stato avviato ovunque, anche in città, dal 29 novembre, è un grave controsenso. Se ne ricava la prova che quest’anno molta parte del fogliame autunnale è restato e resta ancora a marcire per terra tre/cinque mesi senza alcuna preoccupazione da parte né dell’esecutore (Hera), né del controllore (il Comune). Servono maggiori spiegazioni e soprattutto volontà politica di cambiamento, sulla cui intenzione di espressione interrogo nuovamente il sindaco con la presente interrogazione.

Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna – Polo civico popolare

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