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Forza Nuova in piazza contro l'immigrazione scatena la polemica. Il sindaco: "Lasciamoli soli"

Dopo l'annuncio della manifestazione, si è scatenata la polemica, ed è intervenuto anche il sindaco, Fabrizio Matteucci: "Invito i ravennati a ignorare la manifestazione di Forza Nuova e a isolare le sue posizioni politiche"

Forza Nuova scenderà in piazza Del Popolo alle 16  di sabato con i propri militanti “per riprendersi la città e riconsegnarla ai cittadini ravennati”. Questo l'annuncio del gruppo politico  che sostiene che la città sia “in mano alla criminalità straniera, distrutta dal degrado e da una politica inesistente che l’ha portata negli anni a raggiungere l’ottavo posto nella classifica delle città più insicure d’Italia. Ravenna è diventata terra di nessuno – dichiara la responsabile provinciale Desideria Raggi, promotrice della manifestazione – la gente nelle ore serali ha persino paura di passeggiare in centro per non parlare di alcune zone off limits dove vi è un vero e proprio coprifuoco”.

“Al sindaco Matteucci la situazione sembra non preoccupare affatto – prosegue la responsabile – anzi, come sempre, si ostina a difendere il fenomeno dell’immigrazione e della dovuta integrazione nascondendosi dietro un becero buonismo cattocomunista fatto invece solo di tornaconti ed interessi. Da sempre – conclude – la classe politica, come un pifferaio magico, ha incantato gli Italiani con la favoletta dell’immigrazione come risorsa per la nostra economia, la realtà è ben altra; l’immigrazione non è ricchezza, ma un cancro che, una volta radicato nel cuore della nostra terra, lentamente dilaga creando degrado sociale e povertà tra gli Italiani”.

IL SINDACO - Dopo l'annuncio della manifestazione, si è scatenata la polemica, ed è intervenuto anche il sindaco, Fabrizio Matteucci: “Invito i ravennati a ignorare la manifestazione di Forza Nuova e a isolare le sue posizioni politiche. Le autorità di pubblica sicurezza, cui compete la decisione in materia, non hanno ravvisato ragioni per vietare il presidio in piazza del Popolo. Comprendo lo sconcerto di molti cittadini di fronte ad una manifestazione animata da idee brutalmente antidemocratiche. Lasciamo Forza Nuova sola, circondata da un silenzio assordante: è, a mio giudizio,  la risposta più efficace. Come amava ricordarci Arrigo Boldrini parlando delle ragioni della Resistenza al nazifascismo: abbiamo combattuto per chi c'era, per chi non c'era e anche per chi era contro. Il mio invito è che Ravenna, città medaglia d' Oro al Valor Miltare, faccia il vuoto, lasciandolo  completamente solo come abbiamo sempre fatto, intorno ad un partito che è contro i valori profondi in cui crediamo noi ravennati”.

GIOVANNI PAGLIA – Interviene il deputato di Sel, Giovanni Paglia: “Mercoledì ho depositato l'interrogazione in allegato al Ministro degli Interni, relativa alla annunciata manifestazione di Forza Nuova a Ravenna il prossimo sabato. Contestualmente ho scritto al Prefetto di Ravenna, Russo, perché credo non possa sfuggire quanto questo evento rappresenti una provocazione e un'offesa alla memoria di una città medaglia d'oro per la Resistenza, tanto più perché indetta a una settimana dal 25 aprile nel centro della nostra città. Ho invitato pertanto il Prefetto a considerare la possibilità di non concedere l'autorizzazione allo svolgimento della manifestazione, considerando anche i problemi di ordine pubblico che spesso la presenza di Forza Nuova porta con sé”.

REPILCA DI FORZA NUOVA - "Non possiamo creare provocazioni per un qualcosa che per noi non esiste". Risponde la segreteria provinciale ravennate di Forza Nuova al deputato Paglia: "Ringraziando Paglia, che nel giro di un mese esatto ci ha portato in Parlamento ben due volte, vorrei sottolineare che l'unica liberazione da festeggiare sarebbe la liberazione dell'Italia e del popolo italiano da questa immigrazione e da questi beceri ed ipocriti politicanti che governano da 70 anni a questa parte facendo solamente i propri interessi  portando la nostra terra al totale collasso. Invito personalmente l' on. Paglia a farsi una passeggiata con me in città  per fargli vedere la reale situazione dei suoi concittadini, stranieri a casa loro, ridotti ad non avere più la propria dignita', liberi solamente di subire la dittatura delle minoranze".

CGIL - Anche la Cgil esprime la propria contrarietà al presidio indetto: "l'iniziativa di Forza Nuova si configura come meramente xenofoba e razzista e, quindi, lontana da ogni principio democratico. Siamo di fronte a un movimento politico di stampo neofascista e, pertanto, ci indigna che possa essere autorizzata qualunque tipo di presenza sul nostro territorio. La manifestazione appare tanto più odiosa in questi giorni che hanno visto, ancora una volta, centinaia di migranti, in fuga dalle violenze della guerra, morire nel tentativo di raggiungere il nostro Paese".

"In questi anni di profonda crisi e di grandi difficoltà economiche dei lavoratori e cittadini di questo paese serve più che mai una politica di inclusione, dove le differenze diventano un valore per costruire insieme una nazione che sappia guardare al futuro senza odio e ostilità. Soprattutto non serve, perché non veritiero, individuare nel migrante il capo espiatorio di tutti i problemi - afferma il sindacato -. Anche per queste motivazioni la Cgil nazionale, assieme alle altre organizzazioni sindacali, caratterizzerà il prossimo 1 maggio, a Pozzallo con lo slogan “La solidarietà fa la differenza. Integrazione, lavoro, sviluppo. Rispettiamo i diritti di tutti, nessuno escluso”".

La Cgil "rivolge il proprio appello ai cittadini democratici e antifascisti, perché isolino e ignorino questa deplorevole dimostrazione di arretratezza culturale, che viene a manifestarsi proprio in una città che in passato si è distinta per le sue lotte in nome della libertà e la democrazia, valori che nulla hanno a che fare con la barbarie di cui Forza Nuova si fa portavoce. Inoltre la Cgil vuole ribadire la propria convinzione che solo attraverso la solidarietà e l'accoglienza, nel rispetto delle leggi dello Stato italiano, si possono riaffermare in modo concreto i valori etici contenuti nella carta costituzionale".

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