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Movida, il vicesindaco: "Non escludo misure contro il degrado da alcol"

Il vicesindaco di Ravenna: "Continueremo a vigilare sul territorio con la nostra Polizia Locale, di concerto con le altre forze di polizia"

"Non escludo che si adottino strumenti di natura contingibile e urgente per contenere fenomeni di degrado anche legati al consumo di bevande alcoliche, che nulla hanno a che vedere con il legittimo diritto allo svago e che non sono compatibili con le più elementari norme di civismo e di convivenza civile". Così il vicesindaco Eugenio Fusignani non esclude misure nelle zone della cosiddetta movida cittadina, a partire da via Baccarini e Borgo san Rocco.

"I segnali di ripresa di una normalità che attendiamo da due anni - ha dichiarato il vice-sindaco di Ravenna - inducono ad ottimismo. La pandemia che pare stia allentando la morsa anche sulla nostra città è un elemento di positività per tutti. In questi anni se i cittadini hanno visto limitare gli spazi di libertà, sacrificati responsabilmente per il bene superiore dell’interesse pubblico rappresentato dalla salute, le imprese sono state sottoposte a difficoltà enormi.  La ripresa tuttavia deve essere un momento di gioia e non trasformarsi in un problema sociale o, peggio, di ordine pubblico. In questo senso, pur comprendendo le frustrazioni di molti, soprattutto giovani, e nella consapevolezza che qui da noi non esistono baby gang, non è pensabile che il legittimo desiderio di tornare a divertirsi in socialità degeneri in momenti di disturbo e degrado".

"Per questo continueremo a vigilare sul territorio con la nostra Polizia Locale, di concerto con le altre forze di polizia sa competenza generale, con particolare riferimento a quei luoghi che sono maggiormente deputati alla cosiddetta movida - prosegue -. A Ravenna i fenomeni di gruppi di giovani non sono nemmeno lontani parenti coi fenomeni che si riscontarne in altre realtà anche a noi vicine. Tuttavia questa consapevolezza non può far sottovalutare un problema che va tenuto monitorato per evitare che possano degenerare. In questo senso non escludo che nelle zone della cosiddetta movida cittadina, a partire da via Baccarini e Borgo san Rocco, si adottino strumenti di natura contingibile e urgente per contenere fenomeni di degrado anche legati al consumo di bevande alcoliche, che nulla hanno a che vedere con il legittimo diritto allo svago e che non sono compatibili con le più elementari norme di civismo e di convivenza civile".

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