Il futuro della sanità ravennate, i sindacati: "Servono impegni di qualità"
Coordina i lavori Marianna Ferruzzi, del dipartimento Politiche socio sanitarie della Cisl Romagna
Cgil, Cisl e Uil promuovono per giovedì una tavola rotonda per parlare del futuro della sanità ravennate. "La riorganizzazione degli ospedali è un obbligo di legge che si trasforma per l'Ausl della Romagna nel primo atto di programmazione dell'Azienda nata dalla fusione delle precedenti quattro aziende - esordiscono i sindacati -. Siamo di fronte a un passaggio cruciale per la tutela della salute dei cittadini: dalle scelte che si faranno in questa fase (sugli ospedali, sulle cure intermedie, sulle case della salute) dipenderà l'allocazione dei servizi sanitari e la possibilità di sviluppo delle risposte sanitarie in Romagna e nella provincia di Ravenna".
Titolo della tavola rotonda, in programma dalle 9 alle 12,30, sarà "Le strategie per la sanità nell'ambito ravennate". All'incontro prenderanno parte Michele De Pascale, presidente della Provincia di Ravenna, Davide Ranalli, in rappresentanza della Bassa Romagna, Giovanni Malpezzi, in rappresentanza della Romagna faentina, e Marcello Tonini, direttore generale dell'Ausl Romagna. La relazione introduttiva è a cura di Paolo Palmarini, segretario Uil Ravenna, mentre le conclusioni sono affidate a Costantino Ricci, segretario generale della Cgil di Ravenna.
Coordina i lavori Marianna Ferruzzi, del dipartimento Politiche socio sanitarie della Cisl Romagna. Con questa iniziativa Cgil, Cisl e Uil intendono "avanzare proposte ai soggetti istituzionali che hanno la responsabilità della programmazione sanitaria, chiedendo di assumere pubblicamente impegni per assicurare una risposta di qualità, che sappia garantire il giusto equilibrio fra concentrazione delle prestazioni ed esigenze di prossimità".