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Agroalimentare, Bessi (Pd): "La difesa delle nostre eccellenze passa dalla etichettatura"

Il rapporto regionale stima in 25 miliardi di euro il comparto agroalimentare emiliano-romagnolo e conta 130 mila persone occupate (65 mila in agricoltura e 68 mila nell’industria alimentare).

‘Il recente rapporto sull’agroalimentare presentato in Regione, ci impone un impegno serrato per sollecitare gli organismi competenti a mettere in atto tutte le azioni necessarie a tutela dell’intera filiera delle eccellenze locali. ‘ Lo sostiene il consigliere regionale Gianni Bessi (Pd), sottolineando la grave situazione che stanno vivendo i produttori, che devono affrontare costi di produzione più alti dei colleghi europei.

Il rapporto regionale stima in 25 miliardi di euro il comparto agroalimentare emiliano-romagnolo e conta 130 mila persone occupate (65 mila in agricoltura e 68 mila nell’industria alimentare). Nonostante il 2014 sia stata un’annata caratterizzata da maltempo e dal crollo generalizzato dei prezzi all’origine, l’agricoltura emiliano-romagnola ha comunque tenuto. Secondo il rapporto regionale la produzione si è attestata sui 4,094 miliardi. Bene anche l’export che nel 2014, con un risultato di 5,5 miliardi di euro. L’export è pari al 16 per cento della quota nazionale. Sul podio delle esportazioni emiliano-romagnole ci sono i salumi e le carni trasformate

‘In questo quadro – sottolinea Bessi -  il recente via libera degli Usa alle esportazioni dei salumi e la prospettiva del TTPP (Trattato Transatlantico per il commercio e gli investimenti) apre concrete prospettive di ulteriore crescita. Ma fondamentale per dare sicurezza al comparto – insiste Bessi – è la battaglia contro la contraffazione. Come Assemblea legislativa abbiamo chiesto una tutela forte dei produttori e dei consumatori con una risoluzione votata all’unanimità. La contraffazione vale tre volte il prodotto originale: basterebbe quindi bloccarla per dare più spazio ai produttori e garanzie ai consumatori. Bisogna dare battaglia in sede europea affinché sia riconosciuta l’etichettatura di origine. Non dobbiamo demordere. Il tema dell’agroalimentare – conclude il consigliere regionale – è di importanza cruciale per il sistema economico e per un moderno sviluppo della regione e del paese’

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