Ha superato ampiamente il quorum di 504 voti Giorgio Napolitano, che si riconferma così Presidente della Repubblica, per il secondo mandato, primo nella storia italiana.. Il Capo dello Stato ha accettato la ricandidatura al Quirinale, dopo un forte pressing da parte di Pd, Pdl e Scelta civica. L'attuale inquilino del Colle, 88 anni a giugno, è riuscito a raggiungere il numero di voti necessari per l'elezione, arrivando a 738, di gran lunga oltre la soglia . Dopo 5 fumate nere, che hanno scosso l'Italia negli ultimi giorni, frantumando il Partito Democratico, che ha visto l'annuncio delle dimissione del segretario Pierluigi Bersani, l'elezione ha avuto esito positivo.

Stefano Rodotà, sul quale convergono Movimento 5 Stelle e Sel (insieme 208 voti), arriva a quota 217". Sono grato della fiducia che mi ha dato il Parlamento", sono le prime parole di Napolitano. “Esprimo piena soddisfazione  per  la elezione di Giorgio Napolitano a Presidente della Repubblica”, lo ha dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani. “A lui va la mia più profonda riconoscenza – ha aggiunto Errani - per aver dimostrato ancora una volta, in questo difficilissimo momento, un alto senso delle istituzioni, anteponendo ad ogni altra motivazione  l’unità e gli interessi del Paese”.

Il giorno dopo  la 'bruciatura'di  Romano Prodi da parte di un centinaio di 'franchi tiratori' del centrosinistra, Napolitano nella mattinata di venerdì ha ricevuto Bersani, Berlusconi, il premier Mario Monti e una delegazione di presidenti delle Regioni. Gli è stato rivolto, spiega una nota del Quirinale, "un caldo appello a riconsiderare le ragioni da lui più volte indicate di indisponibilità a una ricandidatura".