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Giovani e lavoro, Berti (Lega) sull'intervento di Poletti: "Il ministro deve dimettersi"

Il consigliere comunale della Lega Nord Faenza Jacopo Berti interviene in merito alle dichiarazioni del ministro Giuliano Poletti sui ragazzi che emigrano all'estero per cercare lavoro e stabilità

"Credo che un ministro della Repubblica, che dovrebbe tutelare e incentivare la creazione di posti di lavoro sul territorio, dopo un’uscita del genere, non dovrebbe fare altro che dimettersi". Con questo pensiero esordisce il consigliere comunale della Lega Nord Faenza Jacopo Berti in merito alle dichiarazioni del ministro Giuliano Poletti sui ragazzi che emigrano all’estero per cercare lavoro e stabilità.

“Il Ministro che dice che i giovani che vanno all’estero sono dei “pistola” e che “è meglio non averli tra piedi”, è la tipica vergogna imbarazzante all’italiana - attacca Berti -. Solo dei governi “fantoccio” come quello di Renzi in precedenza e di Gentiloni ora, possono permettersi il lusso di annoverare fra i propri membri personaggi come Poletti, che invece che incentivare i ragazzi a produrre e a creare occupazione sul territorio nazionale, inveisce contro quelli che giustamente emigrano per cercare migliori possibilità".

Prosegue quindi il giovane leghista: “Facile sparlare di chi non ha le possibilità ed è costretto ad emigrare, quando in casa propria tutto va bene. Mi riferisco al figlio, che da come si evince dai giornali di questi giorni (Il Fatto e Il Giornale), non ha avuto grossi problemi a fare carriera. Una persona che dirige un settimanale locale, che più che un organo di informazione sembra un bollettino delle amministrazioni del Pd, che per di più negli ultimi 3 anni ha percepito più di 500.000 euro di contributi governativi. Non tutti abbiamo la fortuna di avere il babbo ministro.”

“Se Poletti conoscesse come stanno realmente le cose, capirebbe che quello che ha detto è fortemente lesivo verso quei ragazzi che hanno il coraggio di lasciare tutto per cercare un futuro migliore - conclude Berti -. Sono felice che i giovani del Pd abbiano scritto una lettera per richiedere le dimissioni di Poletti. Queste uscite incresciose non hanno colore politico e io, come tanti giovani della Lega, appoggiamo questa richiesta. In un momento di instabilità come quello attuale, abbiamo bisogno di un ministro che faccia veramente qualcosa per incentivare il lavoro e non di un personaggio che spara verso chi non ha le possibilità".

GARDIN - Dopo la notizia del mezzo milione di euro di contributi pubblici ricevuti da Manuel Poletti, figlio del Ministro e direttore del settimanale Sette Sere, la Lega Nord per voce del segretario provinciale di Ravenna, Samantha Gardin, annuncia “un esposto in Procura e alla Guardia di Finanza per verificare la regolarità dei contributi all'editoria concessi a Poletti Jr con suo padre nel ruolo di Ministro.” “E’ evidente che sulla vicenda si deve andare a fondo – dichiara la Gardin – per questo motivo nei prossimi giorni ci muoveremo per presentare un esposto in Procura e far luce sull’effettiva regolarità nella procedura di assegnazione ed erogazione del contributo e nonché sull'assenza di qualsiasi interferenza nel processo valutativo”.

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