rotate-mobile
Politica Faenza

Giudice di pace a Faenza, per i grillini "è una presa in carico per il Comune"

Il consiglio comunale di Faenza ha votato una delibera sul “mantenimento del Giudice di pace a Faenza”. La delibera è passata con tutti voti favorevoli, tranne le astensioni dei consiglieri del gruppo Fatti Sentire

Il consiglio comunale di Faenza ha votato una delibera sul “mantenimento del Giudice di pace a Faenza”. La delibera è passata con tutti voti favorevoli, tranne le astensioni dei consiglieri del gruppo Fatti Sentire. "La presenza del Giudice di pace nel nostro comune è senza discussione desiderata da tutti, per l’indubbia comodità rispetto all’ipotesi di doversi recare a Lugo o a Ravenna, ma se fino ad oggi il costo di quest’ufficio era a carico dello Stato, di qui in avanti la nuova legge sancisce che lo Stato si farà carico del solo stipendio del Giudice, mentre spese d’ufficio e personale a supporto (previste 4 persone di staff) saranno a carico dell’Amministrazione Comunale (solo una sarebbe in carico alla Provincia)", esordiscono Maurizio Montanari e Vincenzo Barnabè, consiglieri della Lista Civica Fatti Sentire – MoVimento 5 Stelle Faenza-

"Ecco quindi che già è improprio parlare di mantenimento, ma dovremmo invece parlare di presa in carico per il Comune - chiosano Montanari e Barnabè -. E quanto costa al Comune questa presa in carico? Considerando le spese vive dell’ufficio (bollette, cancelleria, ecc...), più 3 delle 4 persone di staff, la stima approssimativa è di 120.000 euro all’anno. Oltre a queste spese ci sono da tenere in conto la ristrutturazione dei locali individuati come possibile sede (si parla, a seconda della sede, di 250-400.000 euro per la ristrutturazione), più la dotazione dell’ufficio, richiesta dallo Stato (computer, fotocopiatrici, ecc...)".

"Considerando che nel 2012 l’ufficio ha emesso complessivamente circa 700 sentenze, ed attribuendo a queste solo i costi annuali dell’ufficio (senza ristrutturazione ed allestimento), ne risulterebbe che ogni pratica arrivata a sentenza del Giudice di pace costerebbe alla nostra comunità circa 170 euro (ovviamente esclusi i costi per il Giudice, a carico del ricorrente ed incassati in toto dallo Stato..) - continuano i due esponenti del gruppo "Fatti Sentire -. Aggiungiamo poi che le competenze del Giudice di pace sono assolutamente limitate, non potendo il medesimo occuparsi, ad esempio, di "volontaria giurisdizione", cioè questioni sociali delle persone o delle famiglie (rinunce all'eredità, accettazione dell'eredità con beneficio di inventario, amministratore di sostegno per anziani disabili,  minori o maggiorenni disabili). Il senso dell’operazione cambierebbe se le competenze aumentassero, ovviamente".

"Praticamente nessuna causa arriva a conciliazione (e questa sarebbe la prima delle funzioni che c’immaginiamo per un Giudice di pace) - puntualizzano ancora i consiglieri Montanari e Barnabè -. In sostanza risulta che oltre il 90% delle sentenze riguardano opposizioni alle sanzioni amministrative, e per cause riferite a cifre di bassa entità; cioè, se vogliamo chiudere con una battuta, ogni ricorso che un altro fa quando ha preso una multa, ci costa 170 euro. Hanno voglia i nostri colleghi avvocati a parlare di risparmi e di indotto e, soprattutto, come si conciliano queste scelte con la politica, sempre propugnata dal Sindaco, del “bravo padre di famiglia” che aldilà dei desideri, in momenti di crisi, deve fare sempre la scelta più giusta?".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Giudice di pace a Faenza, per i grillini "è una presa in carico per il Comune"

RavennaToday è in caricamento