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L'amarezza di Bazzocchi (LpRa): "Contestato in consiglio territoriale perchè lavoro per il quartiere"

"Contestato in consiglio territoriale perchè lavoro per il Quartiere". E' quanto afferma il capogruppo consiliare Territorio Darsena di Lista per Ravenna, Giulio Bazzocchi, che riporta quanto accaduto mercoledì scorso

"Contestato in consiglio territoriale perchè lavoro per il Quartiere". E' quanto afferma il capogruppo consiliare Territorio Darsena di Lista per Ravenna, Giulio Bazzocchi, che riporta quanto accaduto mercoledì scorso. "Mi è stato contestato un aspetto della mia attività politica sul territorio, che a mio avviso ha dell'incredibile - esordisce Bazzocchi -. Sono stato posto davanti alla scelta, da parte dei consiglieri del Pd e di Sel, di scegliere fra l'attività all'interno del consiglio e quella che svolgo fuori".

"Sono 5 anni che mi impegno ogni giorno, 24 ore su 24, 365 giorni all'anno, per il quartiere Darsena, insieme ai cittadini, tessendo collaborazioni con gli Uffici comunali competenti, Assessorati, con le Forze dell'ordine, con enti come Hera, Start Romagna, Acer, la Regione - sottolinea l'esponente di Lista per Ravenna -. Ho portato a conoscenza e lo sto facendo, criticità portando proposte. Alcuni dei problemi, a seguito del mio impegno, sono in via di soluzione, altri si sono risolti: ordine pubblico e sicurezza, viabilità, manutenzione strade, vivibilità, tutti resi pubblici".

"Sono entrato in consiglio territoriale presentando al Presidente un documento fatto di 11 punti, alcuni già in fase di esecuzione, perché venissero portati in odg alle sedute del consiglio, laddove pensavo di rendere un servizio al consiglio stesso, avendo già materiale, problemi concreti su cui lavorare - continua Bazzocchi -. E per tutta risposta, mi sento dire che il lavoro quotidiano che svolgo come cittadino in primis e come consigliere territoriale, deve cessare".

"Io mi sono chiaramente rifiutato di soggiacere a certe logiche, che a mio avviso non hanno né capo né coda, a meno che non siano alimentate da una sorta di voler limitare il lavoro della Lista civica, con seconde intenzioni, che nulla hanno a che fare con o spirito che dovrebbe animare i consigli territoriali - chiosa il consigliere territoriale -. Pensavo che il mio impegno quotidiano, potesse andare a vantaggio del consiglio, nel poter svolgere al meglio il suo lavoro, partendo già da una base di lavoro consolidata: ma evidentemente mi sbagliavo".

"Il mio impegno, fuori e dentro al Consiglio territoriale, continuerà nonostante tutto e tutti - conclude Bazzocchi -. Mi dispiace per chi non lo sopporta ma dovrà farsene una ragione". Per Bazzocchi arriva la solidarietà del consigliere provinciale dell'Udc Gianfranco Spadoni, che parla di "fatto molto grave che va stigmatizzato, perché non spetta certamente  a nessun consigliere né tanto meno ad alcuna forza politica stabilire la qualità e la quantità del lavoro svolto da un consigliere. Soprattutto, poi, quando si tratta di un giovane così sensibile e attento ai problemi della comunità come nel caso specifico, tali considerazioni andrebbero assolutamente evitate per rispettare la piena libertà e autonomia in capo a ciascun cittadino".

"Se non fosse così, sono portato a credere che proprio quei  valori di libertà e di rispetto nei confronti del prossimo  da parte di quelle forze politiche che pretendono di dare insegnamenti a tutti, sono davvero inesistenti. E la cosa è preoccupante - continua il consigliere provinciale -. All’amico Bazzocchi, dunque,  va tutta la mia solidarietà e il sincero apprezzamento per la mole di lavoro svolto puntualmente a favore del bene comune, e riferendomi all’amico, per l’occasione sono costretto a scomodare Dante, con il canto III dell’Inferno: “…. non ti curar di lor, ma guarda e passa…”".                      

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