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Grandi (LpRa): "Tchameni, un bel tacer non fu mai scritto"

"Ed in silenzio avrebbe fatto meglio a starsene il signor Tchameni dell’associazione Terzo mondo, che non contento delle ignobili parole rivolte alle forze dell’ordine"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Il proverbio “un bel tacer non fu masi scritto” si potrebbe semplificare con un bel “quando non si ha nulla di intelligente da dire sarebbe meglio starsene in silenzio”

Ed in silenzio avrebbe fatto meglio a starsene il signor Tchameni dell’associazione Terzo mondo, che non contento delle ignobili parole rivolte alle forze dell’ordine sabato scorso e che è bene ricordare per onore di cronaca “ le forze dell' ordine hanno altri obbiettivi ben più sensibili da controllare. Non possono e non devono in un centro abitato sottoporsi ad un inseguimento stupido e molto pericoloso come questo”, pur avendo ricevuto critiche bipartisan (dai lettori dei quotidiani on line ad esponenti dell’opposizione ma anche della maggioranza, dato che sulla questione è intervenuto persino un assessore) avrebbe fatto un’ottima figura a rinchiudersi in un doveroso (ed onorevole) silenzio.

Oggi invece eccolo di nuovo, questa volta all’attacco diretto del sottoscritto e della Lista che rappresento, con un bel contorno  di  farneticanti elucubrazioni su “dittature e strategie politiche”.

Dicendo che “la strategia politica del sottoscritto sarebbe politicamente in salita” Tchameni dimentica che il mio ruolo di consigliere comunale, eletto in maniera democratica, mi consente di intervenire in rappresentanza di chi mi ha eletto, a preoccuparlo dovrebbe essere quindi la SUA strategia oltre che la sua collocazione molto meno chiare e dichiarate anche se evidenti nelle parole utilizzate poco più avanti quando parla chiaramente di “PREPOTENZA che politicamente identifica alcuni consiglieri di Lista per Ravenna”.
Che siamo 365 giorni all' anno in campagna elettorale è vero, almeno però abbiamo il coraggio di ammetterlo, e di fare i politici senza nasconderci sotto sigle e falsi veli, lo stesso coraggio che non ci concede le chiavi della verità, ma solo dell’impegno quotidiano nei confronti delle centinaia di cittadini che decidono di rivolgersi a noi per le loro battaglie, senza alcuna distinzione.

Non mi pare che sia “illusionistico” affermare che le forze dell’ordine vanno difese e non denigrate, non mi sembra di cambiare le carte in tavola dichiarando che il lavoro della Municipale va rispettato non sono alla ricerca di pubblicità facile se dico (sarà un caso?) prima le stesse cose che ripetono decine di cittadini nei loro commenti ovvero che definire stupido un inseguimento è una affermazione offensiva, povera di contenuti ed inammissibile, punto.

Tchameni rifletta sulle sue parole, o almeno sul fatto che sia addirittura dovuto intervenire un assessore in difesa delle forze dell’ordine e nel frattempo rilegga ciò che ho scritto sull’esercito a Ravenna: non ho affermato che sia necessario, ma soltanto che, avendone la responsabilità (a differenza sua) ed ove si presentasse la necessità di ragionarci, io ed i mie colleghi di dipartito sapremo ben riflettere su cosa fare.

Quanto alla sicurezza in città la questione è molto complessa e non si può esaurire in poche righe, resta però un fatto che reati, denunce e senso di insicurezza siano in aumento, ma le cause sono variegate e certamente non individuabili esclusivamente nell’aumento della presenza di extracomunitari. 

Troppo tardi affermare oggi di ritenere che “che le forze dell'ordine malgrado i tagli dei strumenti subiti, siano altamente al altezza della situazione”, è venuto il momento di far calare il sipario o almeno un velo pietoso su affermazioni che evidentemente sono un po’ sfuggite di mano, e magari non rappresentano in toto il pensiero di ciò che Tchameni intendeva dire, anche a nome dell’associazione che rappresenta: bastava semplicemente dirlo e tutto sarebbe stato più facile. 

 

Nicola Grandi

Consigliere comunale di Lista per Ravenna

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