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Guerra in Ucraina, Cappelli (Pri): "Putin ha mostrato il volto della dittatura"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Il PRI di Cervia esprime ferma condanna all’intervento militare della Russia in Ucraina. Questa invasione è stata attuata con l’inganno: Putin ha sempre dichiarato che l’accerchiamento militare era solo una manovra di routine. Questo dimostra che Putin ha utilizzato la menzogna pur di sottomettere la piccola Ucraina.
Questa inutile strage ricorda tempi lontani, che si sperava di non rivedere più, ma Vladimir Putin con un calcolo cinico, ha mostrato il volto della dittatura.
E’ dal 2014 che fra Russia e Ucraina ci sono fortissimi contrasti, con accuse di prevaricazione su di uno Stato autonomo e libero. 

L’isolamento della Russia da parte delle nazioni libere è un segnale chiaro che la grandezza della Russia non la autorizza ad una prepotenza militare, senza il rispetto delle altrui vite umane. Con questa indignazione generale Putin non migliora la sua immagine, anzi peggiora la sua reputazione, prendendosi l’appellativo di folle. Putin ha minacciato la guerra nucleare in Ucraina, con il forte rischio che il conflitto si allarghi a tutta l’ Europa. La minaccia del nucleare potrebbe essere solo un modo per terrorizzare l’Ucraina e l’Europa, ma questa intimidazione estrema è assolutamente inconcepibile, oppure siamo davvero alla follia.

La posizione dell’Europa è di assoluto sostegno all’Ucraina, sostegno che l’Europa dimostra fornendo aiuti in denaro e armamenti anche pesanti. Resta esclusa la possibilità di inviare militari, per evitare la terza guerra mondiale, in quanto l’Ucraina non fa parte della Nato e quindi la Nato non può intervenire militarmente in sua difesa. In questi giorni assistiamo alla resistenza ucraina: contro i carri armati russi i civili ucraini si difendono con bombe molotov, ordigni rudimentali di debole efficacia contro le armate russe, resistenza che Putin non si aspettava e che ha rallentato l’avanzata delle armate russe. La guerra non risolve, anzi distrugge cose e vite umane.

Giancarlo Cappelli - segretario Pri Cervia

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