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"I candidati si impegnino a svelare i misteri di Dante"

La lettera aperta di Ivan Simonini ai candidati sindaco di Ravenna: "Una gran quantità di piccoli eventi non lascerà un segno duraturo se essi rimarranno ancora orfani di un disegno culturale innovativo".

Una lettera aperta per chiedere ai candidati sindaco un impegno preciso per realizzare “il sogno di Dante”. A chiederlo è l’editore ravennate Ivan Simonini, che in vista del 2021, anno in cui ricorrerà il settecentesimo anniversario della scomparsa di Dante, propone una serie di iniziative volte a indagare aspetti ancora sconosciuti della vita e della morte del Sommo Poeta.

Tra queste, l’analisi del DNA e la ricostruzione del genoma di Dante, capire quale malattia lo abbia effettivamente portato alla morte, sottoporre i resti a una Tac in modo da fissarne lo stato e garantire anche alle future generazioni un’adeguata documentazione.

Clicca sul link per leggere la lettera aperta ai candidati: Ravenna realizzi il sogno di Dante - 17 maggio 2016-2

“Terminata la ricognizione – spiega Simonini -, le ossa di Dante potranno essere ricomposte in un'urna di vetro trasparente infrangibile per essere esposte una settimana in piazza San Francesco (dove si svolse il funerale del Poeta) o comunque all'interno della Zona Dantesca di Ravenna. Sempre protetta da adeguati servizi di vigilanza, l'urna sarà poi trasportata a Firenze ed esposta nel "bel San Giovanni", per essere onorata dai fiorentini e per ricevere dalle mani del Sindaco di Firenze quell'alloro poetico che l'Alighieri aveva in vita tanto sperato. Il viaggio delle ossa di Dante proseguirà poi per Roma, simbolo dei due fari politici (Chiesa e Impero) di Dante e, se il Papa vorrà, la sede dell'esposizione potrà essere la Città del Vaticano. La tappa successiva dell'esposizione sarà Palermo, che secondo Dante fu la prima culla della lingua italiana grazie alla scuola poetica cresciuta alla Corte di Federico II. Da lì a Bologna, primo centro di diffusione della Divina Commedia. Inoltre - per l'ultima settimana del tour - a Verona, la Corte più importante dell'esilio di Dante prima di Ravenna, dove le sue ossa faranno infine ritorno nel luogo che le ha sempre custodite”.

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