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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

I manifesti anti-aborto arrivano in consiglio comunale: "Pericoloso attacco alla libertà della donna"

Non si placano le critiche riguardanti i manifesti apparsi in alcune zone di Ravenna e provincia che pubblicizzano la campagna di sensibilizzazione promossa dalla onlus "Pro Vita"

Non si placano le critiche riguardanti i manifesti apparsi in alcune zone di Ravenna e provincia che pubblicizzano la campagna di sensibilizzazione promossa dalla onlus "Pro Vita" e sostenuta dalle associazioni "Pro Life" ravennati in occasione del 40esimo anniversario della legge 194 sull'aborto. Il caso, infatti, è oggetto di un question time presentato dal gruppo di opposizione Ravenna in Comune per chiedere la rimozione dei cartelloni.

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"Manifesti analoghi e appartenenti alla stessa campagna, apparsi non solo a Ravenna, sono stati giustamente rimossi in altre città - spiega il capogruppo Massimo Manzoli - Il Comune di Ravenna ha aderito, con l'approvazione del consiglio, al codice di Autodisciplina Pubblicitaria con particolare riferimento ai principi in esso espressi in materia di dignità delle persone dall’articolo 9 (che impedisce il ricorso ad affermazioni o rappresentazioni di violenza fisica o morale), dall’articolo 10 (secondo cui la pubblicità non deve offendere le convinzioni morali, civili e religiose dei cittadini e deve rispettare la dignità delle persone in tutte le sue forme ed espressioni evitando ogni forma di discriminazione)".

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Per il consigliere d'opposizione si tratta di una campagna "inopportuna, specie nei confronti di una donna che sta vivendo un momento così critico (in un paese poi che, come sappiamo, fa dell'interruzione di gravidanza un percorso a ostacoli per le donne, a causa della mancanza di medici non obiettori). Riteniamo pericoloso l'attacco alla legge 194, ai diritti conquistati dalle donne dopo anni di battaglie civili, alla libertà di scelta e al diritto alla salute, motivo per cui chiediamo che il Comune si attivi per garantire la rimozione immediata dalle plance pubbliche di questi manifesti e condanni l'intera campagna comunicativa di Prolife, schierandosi a difesa della legge 194".

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