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I partigiani e i sindacati: "La Polizia faccia rispettare il divieto all'apologia di fascismo"

Le prime richieste di sospendere la celebrazione per Ettore Muti sono partite dall'Anpi, l'associazione nazionale partigiani italiani, e dai sindacati Cgil, Cisl e Uil, che a giugno hanno inviato una lettera al sindaco

In questi giorni le celebrazioni per il ricordo del gerarca fascista Ettore Muti stanno facendo molto discutere: tuttavia le prime richieste di sospendere la celebrazione sono partite già a giugno dall'Anpi, l'associazione nazionale partigiani italiani, e dai sindacati Cgil, Cisl e Uil, che il 5 giugno scorso hanno inviato una lettera al sindaco Michele de Pascale (intervenuto sulla questione definendo la manifestazione "sgradita e offensiva per l'antifascismo di Ravenna).  "Ettore Muti fu “fiumano”, fascista della prima ora, ras della città, combattente, segretario nazionale del Fascio e tanto altro - scrivono Costantino Ricci, segretario Cgil Ravenna, Franco Garofalo, segretario Cisl Ravenna, Roberto Neri, segretario Uil Ravenna, e Ivano Artioli, presidente Anpi Ravenna - Uomo d’azione, partecipò prima alla Marcia su Ravenna e poi alla Marcia su Roma. La “Ettore Muti” fu una crudele legione fascista che represse patrioti e partigiani durante la Resistenza. Lo scorso anno, alla nostra denuncia si unì il Comune e la Prefettura agì controllando ed evitando incidenti, ma non impedendo la celebrazione. Cosa che l’Anpi e i sindacati hanno apprezzato, anche se non la si ritenne sufficiente".

"Ricordiamo che la legge Scelba afferma: “Si ha riorganizzazione del disciolto partito fascista quando un’associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista” - proseguono sindacati e Anpi - Inoltre si legge nelle indicazioni recenti redatte dal Ministero degli Interni che le commissioni per l’ammissione delle candidature ai Consigli Comunali devono ricusare “i contrassegni in cui siano contenute espressioni, immagini o raffigurazioni che facciano riferimento a ideologie autoritarie (per esempio le parole fascismo, nazismo, nazionalsocialismo e simili”) e come tali vietati dalla legge Scelba e mai abrogata. Impedire che al nostro cimitero si svolga quest’anno e negli anni a venire la celebrazione di Ettore Muti è un dovere nel rispetto della Costituzione antifascista. A Ravenna, città Medaglia d’Oro per la lotta dei resistenti, è un dovere verso uomini come Arrigo Boldrini, Benigno Zaccagnini, Arnaldo Guerrini e tanti altri. Apprezziamo dunque e condividiamo con il sindaco De Pascale la necessità di far vietare la commemorazione di Ettore Muti all'interno del cimitero. Auspichiamo, inoltre, che le notizie che anticipano l'arrivo dei neofascisti a Ravenna non corrispondano al vero e che, seppur così avvenga, le forze di polizia intervengano a garantire il rispetto della legge, che vieta l'apologia del fascismo".

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