"I punti nascita di Faenza e Lugo non chiuderanno, ma solo per i parti a basso rischio"
La preoccupazione del consigliere regionale Liverani: "Così si spiana la strada a un'ulteriore riduzione del servizio".
Il consigliere regionale della Lega Nord, Andrea Liverani, parla di una risposta a un’interrogazione “cucita su misura” da parte della consigliera Pd, Manuela Rontini, alla Giunta, sulla questione dei punti nascita in Romagna. "L’assessore alla Sanità, Sergio Venturi, ha rassicurato tutti, dicendo che i punti nascita di Faenza e Lugo non chiuderanno, tuttavia, le sue parole in aula stridono nei confronti del protocollo diffuso il 1° agosto scorso dall’Azienda sanitaria Unica della Romagna", allerta il Liverani.
Nella sostanza, il cosiddetto “Protocollo per assistenza appropriata alla nascita”, diramato dall’azienda, fa espressamente riferimento al fatto che gli “spoke” di Faenza e Lugo potranno continuare a esistere solo per le gestanti “a basso rischio”, mentre tutti gli altri casi saranno inviati altrove (presumibilmente a Ravenna). "Questo – dice Liverani – giustifica i nostri timori, in quanto le nascite di Lugo e Faenza, attestatesi oltre le 500 unità all’anno nell’ultimo quinquennio, rischieranno di finire presto sotto questa soglia, fornendo il pretesto per un ulteriore riduzione del servizio".