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Il Ceta spacca in due il consiglio comunale: 13 favorevoli e 13 contrari. "Il Pd è stato incoerente"

I consiglieri sono stati chiamati a votare diversi ordini del giorno, tra i quali due sul tema Ceta (il trattato di libero scambio tra Canada e Unione Europea) proposti da Ravenna in Comune e La Pigna

Nel consiglio comunale di martedì i consiglieri sono stati chiamati a votare diversi ordini del giorno, tra i quali due sul tema Ceta (il trattato di libero scambio tra Canada e Unione Europea) proposti da Ravenna in Comune e La Pigna. La votazione ha portato a un esito insolito: 13 favorevoli (tutti i gruppi d'opposizione, oltre a Sinistra per Ravenna e Articolo 1 - Movimento democratico progressista) e 13 contrari.

"È un sostanziale pareggio - commenta il capogruppo Massimo Manzoli - Stessa votazione per un ordine del giorno presentato da La Pigna su temi analoghi. Come spiegato in consiglio si è scelto di non unificare i due ordini del giorno perché, nonostante trattassero lo stesso argomento e arrivassero alle stesse conclusioni, sono nella struttura molto differenti. Una votazione che lascia sospeso l’ordine del giorno e che lascia la possibilità di ridiscuterlo. È una votazione che ci stupisce perché lo stesso ordine del giorno è stato prima presentato e sottoscritto dai consiglieri di Coalizione Civica, Pd, Movimento 5 stelle e poi votato all’unanimità dall’intero consiglio comunale di Bologna. Ci stupisce, quindi, una presa di posizione netta e diametralmente opposta del gruppo consigliare del Pd ravennate che, assieme a Pri e Ama Ravenna, ha scelto il voto contrario".

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