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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

"Il nuovo Poc? Fallito in partenza: non tiene conto delle Potenzialità archeologiche"

L'attacco di Samantha Gardin (Lega) al principale strumento di pianificazione urbanistica del Comune.

"Le linee programmatiche per il rinnovo del Poc di Ravenna, presentate lunedì nella Commissione competente, non tengono conto della “Carta delle potenzialità storiche”. Un vincolo, quest’ultimo, che condiziona l’edificabilità, la progettazione futura e l’organizzazione del territorio ravennate".  Samantha Gardin, capogruppo Lega Nord, critica aspramente le linee guida del Poc (Piano operativo comunale) ritenute "talmente generiche che non definiscono praticamente nulla, in termini di nuova programmazione: la questione più eclatante è che tale documento non menzioni in alcuna sua parte come si adatterà alla Carta delle potenzialità archeologiche, finalmente pronta". Un rebus, che, secondo la Lega, rischia di far adottare "per l'ennesima volta uno strumento di pianificazione mancante di parti e quindi inefficiente, poco utile e che potrebbe non portare alle risoluzioni desiderate".

"Ravenna - prosegue Gardin - ha già subito due quinquenni  di immobilismo, mentre l’applicazione del Poc dovrebbe essere quella di un vero strumento programmatico di sviluppo e di crescita economica, per cittadini e aziende. Il nuovo Poc rischia di essere (come il precedente) di estrema inapplicabilità: le amministrazioni ravennati hanno fatto promesse non mantenute, producendo con linee guida molto generiche e di massimi sistemi l’affossamento della messa in sicurezza della viabilità e dello sviluppo commerciale del terziario e servizi, nonché di Fornace Zarattini. Per nulla fatta decollare, quest’ultima, dal precedente Piano operativo per scelte progettuali errate. Come quella del parcheggio scambiatore e altre opere di urbanizzazione a carico del privato che, purtroppo, hanno innescato meccanismi di svalutazione dei terreni ed immobili. Non si comprende, inoltre, come le aree coinvolte in assenza di questo strumento operativo e aspettando il nuovo rimangano "figlie di nessuno " e in "sospensione", in contrasto con le linee programmatiche del PSC; e, quindi, improduttive e non commerciabili. Altra paradossale situazione è quella creatasi in piazza Kennedy, con un progetto disorganico e molto discutibile nelle scelte dei manufatti inseriti come servizi, che potrebbe ripetersi altrove".

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