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Il sindaco de Pascale a colloquio con Draghi: "Grande interesse per le nostre riflessioni"

Mercoledì mattina il sindaco Michele de Pascale ha incontrato il presidente Mario Draghi, in qualità di presidente nazionale dell'Upi - Unione province d'italia, per parlare delle priorità da affrontare nel nuovo Governo

Investimenti su scuole superiori e infrastrutture, perché non ci sia più un caso “Genova” e revisione della riforma delle Province per una nuova Carta delle Autonomie locali: sono queste le priorità segnalate dal Presidente dell’Upi Michele de Pascale al Presidente incaricato Mario Draghi nell’ambito delle consultazioni per la formazione del nuovo Governo. Mercoledì mattina, infatti, il sindaco de Pascale ha incontrato il presidente Draghi in qualità di presidente nazionale dell'Upi - Unione province d'italia, per parlare delle priorità da affrontare nel nuovo Governo. Il sindaco è stato ricevuto da Draghi nell’ambito delle consultazioni insieme al presidente dei Anci Antonio Decaro e al presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini.

"Grazie al presidente Draghi per questo invito che era tutt'altro che scontato e che ci ha onorato profondamente - commenta de Pascale - Devo dire che, al di là dell’invito formale, l'incontro ha dato la piena testimonianza di quanto per il presidente sia importante tutto il sistema degli enti territoriali. Abbiamo avuto la sensazione che le riflessioni che abbiamo portato siano state di grande interesse e che il Governo che si va insediando, che ha un profilo di autorevolezza molto elevato grazie alla sua guida, abbia la consapevolezza di avere il bisogno di “un esercito civile diffuso" in tutta Italia di sindaci, amministratori locali e presidenti di Regione che facciano la propria parte nell'attuare la sfida della vaccinazione e dei nuovi investimenti".

"In particolare come sistema delle provincie abbiamo focalizzato tre punti, due riteniamo siano urgenti e fondamentali - spiega il primo cittadino ravennate - In questo paese la situazione delle scuole dal punto di vista edilizio è in forte criticità, lo abbiamo visto durante la pandemia nelle necessità di adeguare i plessi. Il Recovery Plan è l'occasione per dire ai cittadini e ai ragazzi e ragazze italiane che non ci sarà mai più una scuola non a norma dal punto di vista sismico, per dire ai Fridays for Future che le loro scuole non sono un disastro dal punto di vista energetico, ma luoghi innovativi dove il risparmio energetico e la transizione energetica sono la frontiera rispetto a ciò che c'è nel nostro paese. L'altro elemento, le infrastrutture. Dobbiamo evitare che casi come quelli di Genova si ripetano. Purtroppo nel nostro paese la situazione dei ponti e viadotti è in grandissima difficoltà, le province gestiscono il 70% della rete viaria, questa è l'occasione per mettere a norma e in sicurezza tutte le infrastrutture che sono a rischio. Ultimo punto che ci riguarda da vicino: il governo uscente, che anch'io ringrazio per la collaborazione con gli enti locali e territoriali, aveva avviato un percorso di riforma del Tuel della Carta delle autonomie locali per le province che sono rimaste nel guado dopo la riforma Delrio e la non approvazione del referendum costituzionale. Quel passaggio è molto importante, vorremmo che rispetto a questo processo di riforma ci sia continuità e si arrivi entro la legislatura a completarlo".

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