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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Rossetta, imbrattato il cippo che ricorda l’offensiva del 10 aprile 45

"Il gesto - sottolineano i consiglieri PD - è tanto più grave perché arriva alla vigilia del 25 aprile e nel mezzo di una importante competizione elettorale per le amministrative e le europee"

Nella notte fra mercoledì e giovedì, alla vigilia del 25 aprile, ignoti hanno deturpato il Cippo sull’argine del fiume Senio, a Rossetta. È stata divelta e gettata in un campo la bandiera italiana, approntata per le celebrazioni appunto del 69° anniversario della Liberazione d’Italia; sono poi stati aggiunti simboli nazisti e svastiche. Giovedì pomeriggio i candidati sindaci del centro sinistra del Lughese si sono ritrovati davanti a quel monumento per esprimere la propria condanna a quegli atti offensivi e brutali.

“Il monumento - ricorda il sindaco di Fusignano, Mirco Bagnari - è stato eretto in ricordo della liberazione delle nostre comunità dall'occupazione nazifascista avvenuta il 10 aprile 1945: un'occupazione che, sicuramente, non ha portato bene e prosperità a questi territori. Questo è un gesto che offende la comunità di Fusignano, i Comuni del nostro territorio, ma anche l'intera nostra comunità nazionale, rappresentata dalla bandiera tricolore offesa e dai valori democratici in essa rappresentati e, con tale gesto, calpestati e offesi. Un'offesa alla memoria di tutti coloro (italiani, stranieri alleati, militari, civili, partigiani) che hanno combattuto e si sono impegnati, perdendo anche la vita, per donarci di nuovo la libertà".

ATTI VANDALICI AL CIPPO DI ROSSETTA

"Questo gesto dimostra che serve mantenere l'impegno delle nostre comunità nella loro interezza (amministrazioni, associazioni, scuole, forze politiche di qualsiasi colore, poiché la libertà è di tutti e per tutti) per difendere la democrazia e i suoi valori e conservare la memoria degli eventi tragici delle guerre mondiali perché le giovani generazioni non debbano più vivere quelle tragedie e possano continuare a vivere in pace anche in futuro - aggiunge Bagnari -. Oltre a una tappa particolare della camminata “Nel Senio della memoria”, i cittadini di Fusignano e della Bassa Romagna si sono ritrovati per evidenziare quanto tengano alla propria storia democratica e ai simboli della libertà della propria terra”. A questa iniziativa, organizzata per rispondere rapidamente all'atto vandalico e sostenuta da tutti i sindaci dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna, ha voluto assicurare la sua presenza anche il Prefetto di Ravenna, Fulvio Della Rocca, a testimonianza della coesione democratica del territorio e delle sue istituzioni a tutti i livelli.

“I valori della libertà e il rispetto della memoria – sottolinea il segretario provinciale del Pd, Michele De Pascale – vengono prima di qualsiasi altro ragionamento politico. Per questo quanto successo l’altra notte è totalmente e fermamente da condannare. Va sottolineato con rammarico come già da qualche anno, avvicinandosi al 25 aprile, si ripetano gesti vandalici di questo genere; si ricorderanno i tre siti memoriali gravemente danneggiati nel 2012 e altri episodi di analoga gravità. Dobbiamo quindi continuare a mantenere e rendere viva la memoria di quel periodo storico, perché solo in questo modo si può evitare che si ripetano atti come questi, che lasciano senza parole per la loro insensatezza e irresponsabilità”

“Ancora una volta un gesto ignobile di sfregio ad un simbolo del sacrificio di coloro che hanno dato la vita per la libertà e per la democrazia nel nostro Paese”, affermano i consiglieri regionali Pd Mario Mazzotti e Miro Fiammenghi. “Il gesto - sottolineano i consiglieri Pd - è tanto più grave perché arriva alla vigilia del 25 aprile e nel mezzo di una importante competizione elettorale per le amministrative e le europee: conferma che i nemici della libertà e della democrazia sono sempre in agguato e che la libertà e la Costituzione italiana, conquistate così a caro prezzo, non sono acquisite una volta per tutti. “L’antifascismo è un grande valore moderno, un principio fondante delle istituzioni democratiche che va celebrato ogni giorno. Queste provocazioni - concludono Mazzotti e Fiammenghi - vanno fermamente respinte e isolate. Va rafforzata l’unità di tutte le forze democratiche facendo leva su quei valori di solidarietà e fratellanza che hanno animato e forgiato la lotta di resistenza e la coscienza democratica delle nostre comunità”.

Interviene anche Andrea Mengozzi, coordinatore Sel provincia di Ravenna: "SEL condanna fermamente gli atti vandalici che sono stati compiuti nella notte ai danni del monumento sul fiume Senio che ricorda il passaggio delle forze di Liberazione e partigiane fra Fusignano e Rossetta, all'altezza di via Rossetta, con oltraggi alla bandiera che il Comune aveva appena issato e imbrattamento  con simboli fascisti. Un oltraggio ai valori della Democrazia e della Libertà dopo che due anni fa era stato oggetto di un atto vandalico il Cippo sul Senio all’altezza di Lugo. Un gesto perpetrato da vigliacchi senza memoria e, per questo, senza futuro nella loro violenza, con la loro prepotenza. Oggi pomeriggio alle ore 15 ci sara' un presidio sul luogo per condannare l'atto e per un momento di presenza simbolico. E domani con la camminata del Senio del 25 aprile, rinnoveremo il nostro ringraziamento a chi ha combattuto perché noi fossimo liberi. Tutti.”

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