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Imu, Ancisi (LpR): "Dal Sindaco lacrime di coccodrillo"

Il parlamento italiano ha 60 giorni per convertire in legge e quindi correggere il decreto del Governo secondo cui il mancato introito per l’IMU prima casa, che si era promesso di cancellare per il 2013

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"Il parlamento italiano ha 60 giorni per convertire in legge e quindi correggere il decreto del Governo secondo cui il mancato introito per l’IMU prima casa, che si era promesso di cancellare per il 2013, sarà rimborsato per intero solo ai Comuni che non avevano maggiorato l’aliquota per l’abitazione principale oltre la misura standard di legge del 4 per mille. Agli altri sarà restituito solo il 60 per cento dell’IMU non riscossa.

Siccome le promesse vanno mantenute, non ho dubbi che la correzione si farà. Ma non sarà per le cannonate di fumo sollevate dal sindaco Matteucci, sempre pronto a mettere al rogo chi gli fa mancare delle entrate, pur di coprire le sue mai tagliate spese inutili, gli sprechi e le regalie, che generano il bisogno di troppi soldi e quindi di troppe tasse. Non sarà neanche perché il ministro Del Rio, uno che fa parte del Governo che ha approvato il decreto, gli ha dato ragione.

Bisogna anche dire che, se Letta si trova in difficoltà a reperire i soldi per mantenere totalmente questa promessa, è perché il suo Governo, quando era ancora delle larghissime intese (e forse per questo), ha inteso cancellare l’IMU prima casa a tutti gli italiani, anche a quel venti per cento che si potevano permettere abbondantemente di pagarla: da Agnelli (nome classico che si usa da sempre per esemplificare i ricconi del paese) in giù.

Ma non si chiede nessuno perché Ravenna è compresa tra i 2.375 Comuni che dovrebbero assumere a carico del proprio bilancio il 40 per cento del mancato introito dall’IMU prima casa e non tra gli altri 5.631 che lo scaricheranno sullo Stato (che, peraltro, siamo sempre noi)?

È perché Matteucci ha deciso, fin da quanto l’IMU è esistita, e col voto contrario di Lista per Ravenna, di non accontentarsi del 4 per mille stabilito dalla legge come aliquota standard per le prime case, ma di scaricare le spese pazze della sua amministrazione sui contribuenti, alzandola al 5 per mille. Per non dire del 10,2 per mille sulle prime case in comodato dai genitori. Liberi tutti di esaltarsi per la patetica battaglia di Matteucci sui soldi che lo Stato dovrebbe dargli, tranne chi non si commuove alle lacrime di coccodrillo".

Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna)

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