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Petrolchimico, il 17 novembre incontro tra Regione e Eni

La notizia arriva direttamente nell’aula dell’Assemblea Legislativa regionale dall’assessore alle attività produttive Palma Costi in risposta ad un’interrogazione urgente presentata dai Consiglieri Pd

Il 17 novembre la Regione Emilia-Romagna incontrerà i vertici Eni. Il confronto riguarderà in particolare la vicenda Versalis, la società del gruppo che opera nei settori della chimica e della petrolchimica. Dopo il vertice la Regione convocherà il Tavolo sul Petrolchimico, istituito già da tempo, per aggiornare il confronto alla presenza di tutti i soggetti interessati: istituzioni, rappresentanze dei lavoratori e associazioni imprenditoriali. La notizia arriva direttamente nell’aula dell’Assemblea Legislativa regionale dall’assessore alle attività produttive Palma Costi in risposta ad un’interrogazione urgente presentata dai Consiglieri Pd di Ferrara e Ravenna Paolo Calvano (primo firmatario), Gianni Bessi, Marcella Zappaterra, Mirco Bagnari e Manuela Rontini.

“I lavoratori di Versalis e dell’indotto sono in apprensione e da parte nostra c’è tutta l’attenzione che il caso merita – affermano i Consiglieri PD Emilia-Romagna di Ferrara e Ravenna – Per i petrolchimici di Ferrara e Ravenna, infatti, il tema riguarda centinaia di addetti in un settore, quello della chimica, che ricopre un ruolo strategico nel panorama economico ed industriale nazionale e internazionale”. “Il vertice tra Regione Emilia-Romagna e Eni – proseguono – servirà a fare chiarezza e ad approfondire il Piano Industriale che sicuramente si accompagna all’ipotesi di cessione di Versalis”.

“Abbiamo sollecitato la Regione Emilia-Romagna a cercare un coordinamento anche con le vicine Veneto e Lombardia: il quadrilatero padano composto dai poli di Marghera e Mantova insieme a Ferrara e Ravenna, infatti, ha bisogno di una strategia coordinata e non competitiva", ichiarano Calvano, Bessi, Zappaterra, Bagnari e Rontini. “L’assessore Costi si è già attivata per coinvolgere i suoi colleghi, ma, ci ha comunicato, ha ricevuto risposta solo da quello della Lombardia". "L’auspicio – concludono i consiglieri ferraresi e ravennati – è che qualcosa si muova anche in Veneto, la questione va ben oltre i confini regionali considerando l’impatto della chimica e del suo indotto nella produzione industriale e manifatturiera italiana e sovranazionale”.

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