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Incrocio Ravegnana-Adriatica, Spadoni (Udc): "Prevalga la difesa della vita umana"

"Mi corre l’obbligo di ritornare sull’argomento riguardante l’incrocio fra Ravegnana e l’Adriatica, perché ogni giorno tante vite umane continuano ad essere a rischio"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"Mi corre l’obbligo di ritornare sull’argomento riguardante l’incrocio fra Ravegnana e l’Adriatica, perché ogni giorno tante vite umane continuano ad essere a rischio. Come abbiamo più volte ripetuto, da decenni  si sarebbe dovuto  mettere in sicurezza questo incrocio  in considerazione della sua elevata pericolosità e sulla base di  abbondanti risorse di provenienza statale e della Comunità Europea; risorse  che prima di tutto dovevano essere impiegati proprio in quel punto nevralgico, peraltro segnalato in tutte le relazioni programmatiche dei vari enti.

Questo non è stato fatto e le responsabilità ricadono in primis sulla Regione che in una cornice d’insieme  pianifica il suo territorio, ma anche su Anas e gli enti locali i quali non sono privi di colpe. Nonostante gli studi di fattibilità, i progetti, gli avvii di esproprio dei terreni fra la statale 16 e la 67 Tosco romagnola, allo stato dei fatti la situazione è rimasta immutata nei  secoli, così come lo stato di pericolo è rimasto lo stesso. Ora ci troviamo nel famoso cul-de-sac, poiché per realizzare un’infrastruttura degna di quel nome, come, ad esempio,  una sopraelevazione stradale o un sottopasso adeguato, richiede impegni di spesa improponibili,  e probabilmente la piccola rotonda rappresenta l’unica via d’uscita in mano alle amministrazioni locali, per anni deboli e totalmente inette nei confronti della  Regione e di Anas.

Una piccola rotatoria,  quasi un’aiuola circolare, appare quasi un assurdo fra  due assi stradali così trafficati, ma  potrebbe forse fare rallentare il traffico. Di  certo creerà code e intasamenti di straordinaria intensità se si pensa, ad esempio, che l’Adriatica ha una portata sei volte superiore a quella della Ravegnana, con un traffico pesante e costante di camion, tir e autobus, oltre all’elevata percorrenza di autovetture, ma anche la Ravegnana registra flussi viari molto alti.  Ma se questa soluzione oggi appare la più praticabile, soprattutto per l’ assenza delle necessarie risorse per eseguire opere d’altro tipo più idonee e scorrevoli, resta il giudizio assolutamente negativo sull’operato delle amministrazioni locali negli ultimi trent’anni, tuttavia, si evitino altri tentennamenti e  si proceda in fretta con una soluzione finalizzata a evitare la perdita di altre vite umane". 

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