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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Infanzia in Bassa Romagna, i 5 stelle: "Il modello integrato di servizi non funziona"

Lo sostiene in Aula in Regione il Movimento 5 stelle, in un'interpellanza dove sottolinea un caso che si sarebbe verificato nell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna

"Nella Bassa Romagna viene distorta l'applicazione del modello pubblico-privato nei servizi per l'infanzia". Lo sostiene in Aula in Regione il Movimento 5 stelle, in un'interpellanza dove sottolinea un caso che si sarebbe verificato nell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna.

"Nel 2017 l'Unione ha indetto un bando di concorso pubblico per la copertura con contratto a tempo indeterminato di tre posti per insegnanti nei servizi per l'infanzia - si legge nell'interrogazione - La graduatoria avrebbe individuato 18 candidate idonee. Tuttavia, nel frattempo, la stessa Unione avrebbe esternalizzato dei servizi al privato a una cooperativa. Una scelta non è corretta nei confronti di insegnanti, cittadini e dello stesso servizio pubblico della regione Emilia-Romagna".

"La Regione non ha potere gerarchico nei confronti dei Comuni, e i servizi educativi per la prima infanzia sono gestiti solo dai Comuni - risponde l'assessore - tuttavia l'Unione dei Comuni della Bassa Romagna avrebbe presentato un piano di assunzioni di significativo rilevo, visto che a oggi sono già stati assunti 6 educatori, di cui 4 da graduatoria, e che il piano di internalizzazione proseguirà fino al 2021". I pentastellati, però, non sono convinti. "Non si capisce perché il piano assunzioni vada avanti fino al 2021 e nel frattempo sia stata rinnovata l'esternalizzazione con la cooperativa; l'Unione avrebbe potuto inserire da subito gli insegnanti in graduatoria".

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