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Interdittiva antimafia, Ravenna in Comune: "Stop per il nuovo inutile e costosissimo Palazzetto dello Sport"

L'attacco della lista civica al sindaco: "A De Pascale sembra importare solo l’accumulo di materiale propagandistico per la sua infinita campagna elettorale"

"Passerelle, ospitate, inaugurazioni erette a sistema non possono sostituire l’attività amministrativa. Eppure è questa, sin dal primo mandato, la cifra caratteristica del modello de Pascale. L’annuncio si sostituisce all’opera, la foto dell’inaugurazione di un cantiere vale più del certificato di collaudo. È successo ancora una volta con il nuovo inutile costosissimo Palazzetto dello Sport". Questo il commento di Ravenna in Comune in seguito alla notizia che il consorzio che detiene l’appalto per i lavori del Palazzetto delle Arti e dello Sport di Ravenna è stato sottoposto a interdittiva antimafia.

"Una insensata strizzata d’occhio all’orgoglio sportivo dei ravennati con la quale il duo de Pascale e Fagnani pensava di guadagnarsi la rielezione a sindaco il primo e ad assessore il secondo. Com’è andata per il secondo lo sappiamo: affossato dal voto delle urne ha lasciato la politica, almeno quella che dà da mangiare. Il primo, invece, è stato rieletto dopo aver promesso e ripromesso di tutto e di più: da improbabili boschi ad altrettanto improbabili treni ad idrogeno - prosegue la lista civica - Ritirando fuori, ovviamente, anche quel nuovo palazzetto che, visto l’andamento delle squadre sportive che vi dovrebbero giocare, non si capisce quali incontri di alto livello potrà mai ospitare".

"Ora si ferma tutto ufficialmente di nuovo, in attesa dei futuri “atti adottati dagli organi superiori competenti in materia”, come recita il comunicato ufficiale del Comune. Fallito l’obiettivo di farne il giocattolo elettorale - continuano da Ravenna in Comune - appare remota anche la possibilità che possa ospitare la prossima edizione dell’OMC di qui ad un anno. Ravenna in Comune non è impensierita dal ritardo: un palazzetto inutile non è certo urgente. Sarà solo un cantiere in ritardo in più. Con il dePa Ravenna ha fatto tristemente l'abitudine ai rinvii nella conclusione dei cantieri. Il pensiero che al Sindaco, cui spetta di gestire le risorse della comunità, interessino di più le comparsate della buona amministrazione, invece, quello sì, per forza, non può che preoccuparci". 

"Per il nuovo palazzetto, per ora, le previsioni di spesa sono lievitate a circa 15 milioni di euro, senza contare però gli oneri per l’ordinaria gestione a regime, che si preannuncia molto costosa. Gli interrogativi sulla “tenuta economica” dell’operazione sono legittimi. Quelli sulla sua “utilità” a due passi da una struttura gemella, il pala De Andrè, appena abbandonato dallo storico gestore - conclude Ravenna in Comune - sono altrettanto importanti. Almeno per la cittadinanza. A de Pascale, invece, sembra importare solo l’accumulo di materiale propagandistico per la sua infinita campagna elettorale".

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