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"Question time" di Lpr e m5s sulla "fulminea demolizione della strorica maxi gru della Darsena"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"In merito alla fulminea demolizione della storica maxi gru della Darsena, Lista per Ravenna e Movimento 5 Stelle, attraverso una interrogazione congiunta "question time", chiedono al sindaco di rispondere alle seguenti domande.

PRIMA DOMANDA - Siccome nel protocollo è scritto che il Comune "si impegna a reperire le risorse necessarie al recupero e al riposizionamento del manufatto" si chiede se il finanziamento della spesa è stato reperito all'interno degli strumenti di programmazione di bilancio del 2015, ed esattamente dove e come; oppure se si intende provvedere attraverso urgente modifica. E conseguentemente, se con quali tempi parimenti celeri si intende commissionare, così finanziata, la redazione del progetto di restauro.

Nella perizia si dichiara che essa è stata compiuta a seguito di due visite d'ispezione rispettivamente avvenute il 21 marzo e il 1° luglio stesso. Sembra però difficile che le cause di pericolo esposte, essendo verosimilmente presenti da lungo tempo, se non croniche, siano emerse solo successivamente al 21 marzo; ragion per cui l'intervento riparatore e ancora di più il divieto di transito in prossimità della struttura avrebbero se mai dovuto essere disposti già da allora.

Si tenga presente che esistono foto e filmati anche recenti che testimonierebbero il discreto stato del manufatto, come pure che sotto di esso, ad esempio, è transitata la "parata" del 13 ottobre 2014 che accompagnava la visita della commissione giudicante la candidatura di Ravenna a Capitale Europea della Cultura 2019, per non dire che la struttura fu data in uso (quindi giudicata agibile) per una manifestazione legata al processo partecipativo "La Darsena che vorrei" il 7 ottobre 2012 .

SECONDA DOMANDA - Si chiede pertanto di conoscere quali delle cinque cause di pericolo esposte nella perizia si siano improvvisamente manifestate solo tra il 22 marzo e il 1° luglio 2015, e per quali eccezionali e imprevedibili contingenze; e comunque, se esistono ragioni incontrovertibili per cui, anziché provvedere ad una rapida ed economica sostituzione dei pezzi danneggiati (nodi con saldature non più efficienti, profili deformati o mancanti) e rimozione delle parti labenti in lamiera, per una prima messa in sicurezza del manufatto in attesa delle successiva protezione dalla corrosione e verniciatura, ne sia stata invece disposta con "somma urgenza" la demolizione totale.

TERZA DOMANDA - Se sia stato fatto un rilevo puntuale del degrado, ovvero quanti sono i nodi, le aste e le parti di struttura risultate effettivamente danneggiati.

QUARTA DOMANDA - Su quali elementi sia stato accertato che la struttura è completamente ossidata, quando da alcune testimonianze fotografiche sembra riscontrarsi una struttura in discreto stato, con corrosioni che sembrano di piccola portata e superficiali, nonché collocate in massima parte sulle parti di lamiera non portanti del manufatto.

QUINTA DOMANDA - Perché, come verificato in loco da Francesca Santarella, la struttura sembra essere stata completamente smembrata, con molti profilati tagliati a metà mediante fiamma ossidrica (con possibile perdita di materiale e di geometria della struttura), e se molti profilati divelti sono stati ammonticchiati insieme alle lamiere arrugginite perché destinati allo smaltimento.

SESTA DOMANDA - Se è stato redatto un rilievo geometrico completo della struttura (dimensioni e sezione dei profilati, dimensioni dei nodi, piastre, giunti, fazzoletti, ecc.), di tutti i macchinari su di essa alloggiati e, in mancanza di questo, come sarà possibile effettuare un restauro puntuale e conseguente rimontaggio del manufatto.

Fin qui sugli aspetti amministrativi. Ritenendo tuttavia che la procedura seguita e la relativa documentazione prodotta si prestino alla valutazione di eventuali ipotesi di reato, ci riserviamo, anche in base alle risposte, di esporre più compiutamente i fatti alla Procura della Repubblica, alla quale comunque indirizziamo già oggi, tramite telegramma, una prima segnalazione".

Alvaro Ancisi (LpRA)

Francesca Santarella (M5S)

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