Jova Beach Party, Gibertoni (Gruppo Misto): "La Regione scongiuri lo scempio ambientale"
"Le spiagge di Ravenna non sono considerate di serie B e dunque sfruttabili a danno di ambiente, animali e pregio paesaggistico rispetto a quelle di Rimini"
Il Jova Beach Party arriva anche sulla spiaggia di Marina di Ravenna e lo farà per due date, l'8 e il 9 luglio 2022. Ma la protesta degli ambientalisti non si placa. "La zona di spiaggia nel Comune di Ravenna che sarebbe stata scelta per il mega evento sarebbe a poche centinaia di metri da siti di interesse comunitario e zone di protezione speciale - commenta Giulia Gibertoni del Gruppo Misto in regione - Grazie alle battaglie delle associazioni di protezione animale ora tutti conoscono l’esistenza di un bellissimo uccello che lì nidifica: il fratino, che è ormai a rischio di estinzione, mentre il rischio di veri e propri sbancamenti e spianamenti, sia della spiaggia che di dune al suo limitare, e ciò per ettari ed ettari, potrebbe apportare un danno gravissimo e forse irreversibile ad interi ecosistemi".
"Purtroppo nel 2019 la collaborazione con una grande organizzazione ambientalista è stata utilizzata per ottenere una sorta di “salvacondotto” per portare avanti attività che in realtà sono impattanti per l’ambiente e realizzando un’iniziativa devastante in ambienti naturali altrimenti assolutamente giudicati inidonei per tali attività che, come è ovvio, hanno ben specifiche strutture preposte al loro svolgimento quali auditorium, teatri, palasport o stadi - continua Gibertoni - Anche nel 2022 si vorrebbe tentare la stessa operazione, di fatto una variante del più classico greenwashing, già più volte visto all’opera anche nella nostra regione, in cui un evento che vede ruspe ed escavatori a preparare il terreno, tir carichi di materiali, montaggio di grandi strutture ed impianti, diffusione sonora con decibel in libertà e affluenza di decine di migliaia di persone viene consentito senza alcuna seria valutazione scientifica, in contesti fragili e patrimoni naturalistici di biodiversità da proteggere, già minacciati da speculazioni, dissesti, inquinamento, cementificazioni selvagge, sfruttamento a fini economici, erosione, subsidenza ed ultimi, ma solo in ordine temporale, i fenomeni connessi ai cambiamenti climatici. La Regione vergognosamente tace, eppure non si capisce perché ciò che è certamente vero per la spiaggia Miramare di Rimini, a cui verrà risparmiato lo strazio ambientale nel 2022, non valga anche per la spiaggia di Marina di Ravenna, caricata del rischio ambientale come fosse un luogo di serie B rispetto a Rimini. Per questo despoiterò una interrogazione lunedì: la Regione che tanto parla di transizione ecologica e poi tace davanti a ecosistemi straziati, intervenga subito per dimostrare che l’ambiente e le spiagge di Ravenna non sono considerate di serie B e dunque sfruttabili a danno di ambiente, animali e pregio paesaggistico rispetto a quelle di Rimini".