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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Ordine pubblico, sicurezza e impatto ambientale: l'opposizione solleva dubbi sul "Jova Beach Party"

"L'obiettivo è produrre trasparenza ed informazione pubblica su come l’amministrazione comunale in primis e quella pubblica in generale si siano poste e debbano porsi di fronte alla realizzazione dell’evento" si legge in una nota

Durante la seduta di mercoledì del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica presieduto dal prefetto Castrese De Rosa, gli organizzatori del Jova Beach Party 2022 in programma a Marina di Ravenna l’8 e il 9 luglio prossimi hanno presentato la prima stesura di un Piano di sicurezza, che dovrà essere vagliato da tutti i soggetti pubblici interessati. Il questore Stellino aveva già dato il via ai tavoli tecnici incaricati di esaminare le problematiche connesse principalmente alla sicurezza pubblica e alla viabilità.

 La prossima settimana si riunirà la Commissione provinciale di vigilanza per i locali di Pubblico Spettacolo. Successivamente, il Comitato si pronuncerà sul cosiddetto “Piano di Safety e Security”, deputato formalmente a verificare “le condizioni di sicurezza delle aree di svolgimento degli eventi e manifestazioni con indicazione delle misure strutturali e dispositivi a salvaguardia della incolumità delle persone, quale elemento imprescindibile e senza il quale le manifestazioni non potranno avere luogo”.

Martedì tutti i gruppi di opposizione presenti nel consiglio comunale, andando anche oltre, hanno richiesto la convocazione delle commissioni consiliari n. 6 Grandi eventi e Turismo e n. 1 Sicurezza. Oltre ad Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna, primo firmatario e relatore, hanno sottoscritto la richiesta tutti i membri dell’opposizione nelle due commissioni: Ancarani Alberto per Forza Italia, Alberto Ferrero (presidente della commissione 1) e Angelo Nicola Di Pasquale per Fratelli d’Italia, Veronica Verlicchi per La Pigna, Gianfilippo Nicola Rolando per Lega Salvini Premier, Filippo Donati (presidente della commissione 6) e Nicola Grandi per Viva Ravenna. 

A norma di regolamento, le due commissioni saranno convocate affinché si riuniscano entro il 30 maggio, per discutere il seguente ordine del giorno, predisposto dai firmatari stessi della richiesta: collaborazione concessa dalla Giunta comunale alla realizzazione dell’evento; informativa sullo stato di definizione dell’accordo di compartecipazione all’organizzazione dell’evento, in relazione alle richieste avanzate dalla parte privata;  problematiche di pubblica sicurezza ed ordine pubblico;  problematiche di impatto antropico ed ambientale.

"Obiettivo dei gruppi di opposizione è produrre trasparenza ed informazione pubblica (altrimenti inconsapevole) su come l’amministrazione comunale in primis e quella pubblica in generale si siano poste e/o debbano porsi di fronte alla realizzazione dell’evento e alle problematiche pressanti che ne derivano" si legge in una nota.

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