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Politica Bagnacavallo

L'accusa della Lega: "Il Pd di Bagnacavallo nega le Foibe"

Tutto nasce in seguito al Consiglio comunale in cui era stata discussa la mozione della Lega per intitolare il mercato coperto a Norma Cossetto, vittima delle Foibe

"La logica dei due persi e due misure riporta il dialogo col PD indietro di decenni. Il PD rifiuta di rendere onore alle vittime degli eccidi del regime: nel 2021 si può ancora negare la Storia?". Questa la pesante accusa che arriva dalle file della Lega verso i rappresentanti del Partito Democratico di Bagnacavallo. Tutto è nato durante il Consiglio comunale del 9 marzo quando è stata discussa la mozione avanzata dalla Lega per intitolare il mercato coperto a Norma Cossetto, vittima dei partigiani jugoslavi nei pressi della foiba di Villa Surani nel 1943.

"Sinceramente ci aspettavamo un voto unanime, il Pd però si conferma immobile sulle proprie convinzioni ideologiche, vecchie di decenni, anche di fronte alla Storia - commentano così Luca Zannoni ed Enrico Zini, capigruppo della Lega rispettivamente nel comune di Bagnacavallo e in Unione dei Comuni della Bassa Romagna, la cui iniziativa era - volta a far riconoscere che la “giornata del ricordo” ha la stessa importanza storica di quella della memoria o del 25 aprile. Voleva essere una sintesi delle giornate della festa della donna e del ricordo delle vittime delle foibe appena celebrate: la prima in ogni forma possibile fino a piegare la grammatica italiana nel manualetto del 'linguaggio di genere', la seconda scivolata via nel più totale silenzio da parte dell'Amministrazione locale".

"Sinceramente pensavamo che non si dovesse discutere sulla storia delle foibe - continuano gli esponenti del Carroccio -, ma sull'opportunità di rendere anche a Bagnacavallo (dopo quanto già avvenuto a Lugo) finalmente giustizia a chi perse la vita in un eccidio fin troppo nascosto. Invece, i toni espressi dal consigliere del Pd De Benedictis hanno fatto ricadere lui e il suo gruppo nel più profondo negazionismo, fino a invocare gli storici; storici che, ad onor del vero, si sono già ampiamente espressi sull’argomento, tanto da indurre il Presidente della Repubblica a istituire il “Giorno del Ricordo” e a insignire Norma Cossetto della medaglia d'oro al valore civile." 

"Poteva essere una buona occasione per parlare di storia, di donne e di storie di donne - continua Zannoni -, invece il voto Pd ha sconfessato, rendendo di fatto inutili anche le parole riguardanti l'inizio di un processo di riscoperta storica delle foibe da parte del Sindaco Proni, tema degli altri due punti della nostra mozione. Era ovvio che ci aspettavamo un altro atteggiamento, visto che tutti gli storici ormai confermano la tragedia delle Foibe. Invece il PD ha estratto una lettera (mai consegnataci), spedita proprio il pomeriggio del consiglio da un'associazione nemmeno riconosciuta dallo Stato, forse addirittura inesistente, in cui a sentir loro avremmo dovuto rinunciare a intitolare il mercato 'per rispetto delle vittime'. Nonostante tutto ci siamo detti subito disposti ad emendare, anche cancellare il primo punto pur di arrivare al giusto riconoscimento di questa brutta pagina di storia che qui ancora manca.” 

Il capogruppo in Unione Zini chiosa: "Speravamo che finalmente, nel 2021, fossero state sepolte "la falce e il martello" di guerra ideologica. Invece no, pur di non fare un presunto torto a presunti parenti delle vittime intitolando a Norma Cossetto il mercato coperto, il PD ha preferito fare un sicuro torto a chi non ha nemmeno una tomba in cui rivoltarsi, viste le atrocità che hanno subito e continuano a subire per bocca di negazionisti senza vergogna come i nostri amministratori”.

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