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"L’amianto nei locali del museo delle attivitá subacquee c’è"

"L'intervento dell'assessore Andrea Corsini rende merito alla sua onestà intellettuale: "I pavimenti dei quattro locali, separati dal corpo principale della scuola, contengono amianto è quindi bisognerà bonificarli". Che si sappia di dover fare la bonifica è notizia buona. Ma il resto non si salva. Tutto in cinque punti"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"L'intervento dell'assessore Andrea Corsini rende merito alla sua onestà intellettuale: "I pavimenti dei quattro locali, separati dal corpo principale della scuola, contengono amianto è quindi bisognerà bonificarli". Che si sappia di dover fare la bonifica è notizia buona. Ma il resto non si salva. Tutto in cinque punti.

  1. Perché all'epoca si è proceduto a una bonifica settoriale e non dell'intero complesso? Era nota la presenza di amianto in tutti i locali, quindi che senso ha avuto fare i lavori a metà?
  2. Lascia poi sgomenti il fatto che in questi locali non salubri si sia collocato un museo, fra l'altro nazionale, ove è scontata la presenza di visitatori, ignari di essere in un luogo contaminato da amianto.
  3. Sono anni che la scuola Mattei chiedeva di poter usufruire di questi locali, essendo aumentato il bacino della propria utenza scolastica con la popolazione di Lido Adriano, ma come al solito le risposte dell'amministrazione sono state latitanti.
  4. Alcune classi saranno trasferite al primo piano della scuola elementare Mameli, con grave sacrificio degli studenti e del corpo docente. Certo, bisogna farlo, poiché le precauzioni non sono mai troppe, specialmente quando si tratta di minori; ma soprattutto per dare tranquillità ai genitori che i loro figli non sono esposti agli agenti inquinanti: ma siano disagi davvero contenuti in un anno. Saremo vigili su questo, affinché nel prossimo anno scolastico 2015/2016 la scuola abbia la disponibilità delle aule che oggi le mancano.
  5. L'altro aspetto importante, che non trova riscontro nell'intervento di Corsini alla specifica richiesta: la necessità di verificare ed eventualmente bonificare quelle parti o quei pezzi del museo che siano stati contaminati da polveri di amianto. Considerato che il semplice movimento della persona all'interno di un locale in cui è certa la presenza di amianto è sufficiente alla movimentazione di particelle che potrebbero essersi depositate sui materiali in esposizione o nelle teche che non sono sigillate o a tenuta stagna, sono a rinnovare la richiesta della dovuta accortezza prima del trasloco del museo nella nuova sede ospitante ma, soprattutto, nelle fasi preliminare al trasloco per la sicurezza del personale incaricato".

Pasquale Minichini

Capogruppo di Lista per Ravenna

Consiglio territoriale del Mare

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