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L'ex consigliera grillina Santarella all'attacco di CambieRà: "Traditi tutti i valori 5 Stelle"

"Al momento del voto - dichiara Francesca Santarella, una lista del genere non potrà trovare il consenso di nessun elettore che abbia veramente compreso e condiviso i principi del M5S".

E’ con un’ironia al vetriolo che l’ex consigliera grillina Francesca Santarella replica alle frecciatine a lei dirette dagli ex colleghi a 5 Stelle e dalla candidata sindaco Michela Guerra. In una nota, Santarella trasforma il movimento civico CambieRà in “movimento cinico, già pronto per il cerchiobottismo dei più navigati politici. Del resto, con un aiutante alla regia come il capogruppo 5 Stelle (Pietro Vandini, ndr), che all’elettorato ravennate ha provato a far digerire di tutto, c’era da aspettarselo. Le dichiarazioni del Movimento Cambierà confermano appieno sia le decisioni dello staff che doveva concedere la certificazione, sia le dichiarazioni dell’Onorevole Di Maio (“A Ravenna non siamo ancora pronti”). La lista che strepitava per il logo 5 Stelle,  lanciando strali e calunnie per offesa maestà, ora dichiara soddisfatta di accogliere nel “team” che dovrebbe contribuire alla stesura dei programmi – evidentemente ancora incompiuti – persone che mai avrebbero dato la loro disponibilità se si fosse trattato di una lista 5 Stelle. Ed in effetti, nella lista, di attivisti che abbiano fattivamente e palesemente collaborato in questi 5 anni, ce n’è praticamente uno solo. Ancora, raccontano che 5 Stelle equivale ad ortodosso estremismo e che, fortunatamente, tutti gli integralismi sono stati allontanati. Esattamente quanto sostenuto per 5 anni dall’ex collega Vandini presidente della commissione ambiente e dall’immobile Gatti per giustificare la propria quasi assoluta nullafacenza. Chiunque può verificare in rete il lavoro prodotto. Non una delle “5 Stelle”, non una delle tematiche fondamentali per il nostro territorio (inquinamento, rifiuti, acqua pubblica, ambiente, estrazioni di idrocarburi, salute, ecc.) affrontate con determinazione: solo qualche comparsata ogni tanto, ed ogni tentativo di articolare proposte e studi di fianco alla cittadinanza ed ai tecnici, osteggiato, deriso o tacciato appunto di “estremismo”. Come se approfondire le tematiche 5 Stelle dalla parte dei cittadini con onestà e rigore come ho sempre cercato di fare in questi anni fosse “estremismo”, "integralismo", o il sintomo della stessa vergogna a cui partecipanti e collaboratori di Cambierà ora penosamente alludono smarcandosi. Pur di continuare nell’occupazione indolore e incolore di poltrone, negli anni sono state bandite persino le mie continue richieste di rendiconto pubblico semestrale ai cittadini del lavoro svolto dal gruppo consiliare. Decisamente lontanissimi, dunque, dalla risposta ferma, coerente e documentata che servirebbe per tentare di stroncare l’intricato rovo di politica, affari ed inettitudini che sta soffocando da decenni la nostra città: anche per i prossimi cinque anni questa raccogliticcia compagine sarebbe stata spacciata per politica 5 Stelle. Ben certi di poter irretire gli elettori addossando la colpa della mancata certificazione allo staff e agli “estremisti”, i cerchiobottisti, spalleggiati da un Meetup prono a tutti gli inciuci, da un lato infangano il Movimento, dall’altro ne copiano il nome e, nella persona dei due consiglieri eletti, tentano di drenare i voti dell’elettorato 5 Stelle. Davvero la nuova migliore politica. Al momento del voto, una lista del genere non potrà trovare il consenso di nessun elettore che abbia veramente compreso e condiviso i principi del M5S”.

Sulla questione è intervenuto Vandini: "Questo è il film che mi è venuto in mente nel momento in cui ho letto gli ennesimi deliri della Santarella. Nel film la protagonista, decide di rapire, torturare e sequestrare lo scrittore preferito, per soddisfare la propria folle ossessione. Ecco, la similitudine ci sta tutta. Abbiamo una persona che ha deciso di rapire, sequestrare e torturare, da anni tra l’altro, nella propria mente il Movimento 5 Stelle. Non molla questa sua ossessione e pretende che tutto il resto del mondo abbia le sue identiche visioni. Motivo per cui è sempre rimasta in minoranza fino ad essere espulsa. Del resto, una che parla di principi ed ideali del Movimento ma allo stesso tempo si dimette e tradisce il mandato che le fu dato dagli elettori, solo perché ambiva ad autocandidarsi a sindaco di Ravenna, non ha bisogno di tante altre spiegazioni o interpretazioni. Parla di un programma che nemmeno ha visto, o meglio, ha visto in parte quando ancora partecipava agli incontri. Incontri nei quali mentre  noi studiavamo per trovare le coperture economiche per creare il reddito di cittadinanza, lei correva dietro ai daini, tema provinciale oltretutto sul quale un sindaco non ha voci in capitolo. Fortunatamente gli elettori avranno la possibilità di guardare i vari programmi elettorali e sicuramente troveranno nel programma di CambieRA’ tutti gli elementi per comprendere se sia  o meno lo stesso programma che avrebbe proposto il Movimento 5 Stelle".

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