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L'impatto delle crociere su Porto Corsini, Ancisi (LpRa): "Un paese in crisi fra traffico e inquinamento"

Il consigliere di Lista per Ravenna: "Opere ed interventi annunciati da anni non hanno trovato, a stagione turistica ormai avviata, alcuna concretizzazione"

"I pressanti problemi di viabilità e mobilità che Porto Corsini subisce a causa dell’impatto col porto crocieristico, si possono riassumere, riguardo all’anno in corso, nella previsione dell’arrivo/partenza e conseguenti transiti attraverso la piccola borgata di 300 mila passeggeri e 50 mila addetti, più 6.000 pullman, più 21 tir da 59,06 piedi per rifornire ogni singola nave gigante, oltre alle migliaia di camper diretti al parcheggio attrezzato di via Sirotti (l’unico per almeno 20 chilometri di litorale) e all’ordinario traffico urbano e turistico del paese stesso. Ne conseguono anche inquinamento atmosferico, acustico ed olfattivo". Con queste parole, il consigliere comunale di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi, presenta un'interrogazione rivolta al sindaco di Ravenna per chiedere delucidazioni sugli interventi previsti dal Comune "affinché l’impatto del porto crocieristico sulla popolazione residente e turistica e sulle attività sociali, commerciali e produttive della località sia reso sostenibile, nel limite del possibile, fin dall’imminente estate".

"Opere ed interventi annunciati da anni dalle Autorità affinché questo impatto (a prescindere dalla collocazione del porto turistico a ridosso di un centro abitato inadatto a sostenerne il carico) abbia effetti più sostenibili per Porto Corsini non hanno trovato, a stagione turistica ormai avviata, alcuna concretizzazione - osserva Ancisi - non la nuova strada che avrebbe bypassato il paese a servizio del terminal; non le navette sino alla darsena di Ravenna per trasferirvi i passeggeri via acqua; non i mezzi di trasporto elettrici da utilizzare all’interno del paese collegati ad un parcheggio scambiatore nelle vicinanze; non il collegamento delle navi crociera al sistema cold-ironing con cui, una volta attraccate, spegnerebbero i motori connettendosi ad una fonte elettrica in banchina, così evitando di produrre inquinamento anche olfattivo ed acustico, di cui si ha già l’acuto sentore nei bagni in spiaggia; inoltre, dopo cinque anni dalla realizzazione della linea diretta di fornitura, il porto crocieristico utilizza ancora autobotti per i rifornimenti di acqua potabile".

"Riguardo ai problemi di viabilità e mobilità, solamente il 4 maggio scorso il Comune di Ravenna ha avviato la procedura per 'la redazione dei piani particolareggiati e degli studi di fattibilità tecnica ed economica per l’accessibilità, la sosta e la circolazione in attuazione del progetto terminal crociere e del progetto parco marittimo Lidi Nord' - continua in consigliere di Lista per Ravenna - piani e studi da applicare distintamente a Marina Romea, a Casal Borsetti e in primis a Porto Corsini, i problemi della quale derivano però in sostanza dal solo terminal crociere. Per varare tali piani particolareggiati non basterà certo il 2022, mentre però il Comune ha deciso di introdurre in questo stesso mese di giugno, previo parere del Consiglio territoriale del Mare, un “Piano particolareggiato del traffico di via Terzo Sirotti e strade limitrofe” che, indipendentemente da come sarà articolato, non potrà ridurre sostanzialmente, né distribuirli equilibratamente sull’intero attuale assetto stradale locale, sia pure inadeguato, i sovraccarichi di traffico e circolazione veicolare che gravano sugli abitanti del paese, sulle loro attività e sui villeggianti, ai quali si aggiungono i suddetti problemi di inquinamento prodotti dal porto crociere".

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