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Ancisi: "L’infinito muretto di Lido di Savio"

"Il 5-6 febbraio scorso il mare ha compiuto il disastro che conosciamo. I lavori erano stati eseguiti al 45%. La sopraelevazione a 90 cm sarebbe stata sicuramente insufficiente per frenare ondate alte fino a 4,66 metri

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"Il 9 marzo 2010, a seguito di una forte mareggiata, l'acqua fece il suo ingresso nell'abitato di Lido di Savio. Il 20 settembre 2011, si ebbe una nuova e più grave minaccia di allagamento: un'altra violenta mareggiata aveva portato l'acqua quasi a superare il muretto tra la spiaggia e la strada che, dai primi anni ottanta, proteggeva la località dall'alta marea. Il Comune di Ravenna fu perciò indotto ad alzare questo manufatto da 50 a 90 cm (la prima ipotesi era di 150). Il progetto preliminare-definitivo del primo stralcio, fissato per l' "anno 2012" - 720 metri di muretto della parte sud del paese, 800 mila euro di costi - fu approvato dalla Giunta comunale solo il 18 dicembre. Da questa data decorre la cronistoria dell'opera, di seguito riportata, che ho ricostruito. L'aspettativa, indotta anche da un comunicato dell'assessore ai lavori pubblici, era che il nuovo muretto entrasse in funzione almeno entro la primavera del 2014, prima della stagione turistica. La cronistoria si conclude invece il 26 marzo 2015. Nel frattempo, il 5-6 febbraio scorso il mare ha compiuto il disastro che conosciamo. I lavori erano stati eseguiti al 45%. La sopraelevazione a 90 cm sarebbe stata sicuramente insufficiente per frenare ondate alte fino a 4,66 metri con una marea eccezionale di 1,21, ma avrebbe ridotto i danni all'abitato, quanto meno la valanga di sabbia che lo ha invaso".

Non intendo lanciare accuse, né tanto meno attribuire responsabilità, anche perché non ne ho titolo. Alla ditta costruttrice non può peraltro essere addebitato alcun ritardo, avendo rispettato gli obblighi contrattuali ed ottenuto le autorizzazioni per le sospensioni dei termini di fine lavori avvenute. Ma un'analisi logica della cronistoria può essere utile almeno per il futuro. Tra l'approvazione del progetto definitivo e quella del progetto esecutivo sono passati nove mesi. Troppi per un'opera in cui anche pochi giorni di differenza possono essere fatali. La Giunta comunale deve stabilire, nelle disposizioni date agli uffici, un ordine prioritario per la redazione di progetti di tale natura. Tanto più che su questo progetto non c'erano i problemi di finanziamento o di patto di stabilità, che sovente vengono addotti a giustificazione dei ritardi, essendo interamente a carico dei fondi ENI acquisiti dal Comune a seguito del 6° accordo di collaborazione col Comune sottoscritto il 22 agosto 2011. La copertura della spesa è avvenuta sul capitolo: "Gestione dei residui 2012", all'interno del bilancio di previsione 2013. L'avvio della procedura per la gara d'appalto dei lavori può essere disposta dalla Giunta immediatamente dopo l'approvazione del progetto esecutivo (per il completamento della scuola Ricci Muratori sono bastati pochi giorni). Dal 20 agosto 2013, si è arrivati al 3 dicembre 2013: troppo tardi per compiere i lavori entro l'estate 2014. Nel frattempo c'è stata una modifica degli atti per un "ripensamento" politico evitabile all'origine (non più gara al massimo ribasso, ma valutazione anche della qualità tecnica delle offerte). Un'altra, per un errore tecnico comprensibile, non era tale da ritardare l'emissione del bando. La consegna dei lavori alla ditta appaltatrice sarebbe potuta avvenire, dato il preminente interesse a "far presto", tra il 10 e 15 settembre, a stagione turistica largamente declinata. Si è avuta il 29 settembre. La ditta vincente tra le due concorrenti ha offerto una riduzione di 20 giorni, rispetto ai 150 giorni stabiliti nel capitolato di gara per la fine lavori: che, dunque, è stata fissata al 23 gennaio. La necessità di autorizzare una o più sospensioni a causa del maltempo è nell'ordine delle cose: con tale motivazione è stata giustificata la prima di 18 giorni dal 13 novembre. La seconda sospensione autorizzata, 19 giorni dal 24 all'11 dicembre, è stata motivata con l'impossibilità di approvvigionamento dei materiali (calcestruzzo, ferro, ecc.) dalle ditte fornitrici durante il periodo natalizio. Si arriva così al malaugurato 5 febbraio coi lavori effettuati al 45%. Più che giustificata, quel giorno, la terza sospensione di sei giorni, cui si aggiunge, sempre per il maltempo, la quarta di cinque giorni dal 5 marzo. Il termine ultimo fissato dal Comune è stato così il 26 marzo. Naturalmente, quando si opera su ambienti naturali a rischio, le sospensioni dei lavori devono essere motivate da cause imprevedibili e concesse per la minore congrua durata.

Il progetto esecutivo del secondo stralcio dell'opera, relativo al muretto nella parte nord del paese, fissato per l' "anno 2013" e comprendente la copertura finanziaria di altri 700 mila sempre a carico dei fondi ENI 2011, è stato approvato il 23 dicembre 2014. Tenendo conto della stagione turistica ormai alle porte, magari seguendo le raccomandazioni di cui sopra, il meno che Lido di Savio possa chiedere è che i lavori siano finiti prima del prossimo periodo febbraio- marzo, in cui sono maggiormente frequenti gli eventi atmosferici più devastanti".

Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna

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