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Politica

"La criminalità va sempre condannata, ma mai strumentalizzata"

Francesco Baiocchi, consigliere territoriale di Ravenna in Comune, interviene sui fatti di cronaca dei giorni scorsi che hanno scatenato le polemiche della Lega Nord

I fatti di cronaca dei giorni scorsi avvenuti nei territori del Mezzano (dove una coppia di anziani è stata aggredita, picchiata e derubata all'uscita dalla messa da un ragazzo di origini magrebine) e a San Pietro in Vincoli (dove una ragazza sarebbe stata aggredita da un giovane, a detta della vittima, probabilmente nord-africano) hanno attirato l'attenzione di diverse parti politiche. "Si tratta certamente di fatti criminosi che lasciano bene intendere quanto l’integrazione tanto decantata sia un fenomeno più difficile da realizzare, rispetto a quanto ci viene spiegato", commenta Nicola Pompignoli, responsabile nazionale dipartimento immigrazione e sicurezza Lega Nord Romagna.

"La strumentalizzazione di questi eventi di cronaca va in senso opposto alla ricerca di una soluzione a quella che è sentita come una problematica grave e incombente sul territorio - commenta in tutta risposta Francesco Baiocchi, consigliere territoriale di Ravenna in Comune -  È ovvio che il problema di criminalità e microcriminalità sia sempre più sentito sul territorio; problema che, però, va condannato sempre, a prescindere da chi commetta atti delinquenziali di questo genere. I due fatti raccontano di situazioni orribili e spiacevoli, non riconducibili però, con nessuna certezza, al fenomeno dei richiedenti asilo. Un fenomeno che, come approfondito durante l' incontro con l' assessora Valentina Morigi, dal 1 ottobre passerà sotto la gestione del Comune di Ravenna. I richiedenti, secondo quanto spiegato, saranno dislocati in gruppi meno numerosi per evitare "ghettizzazioni", saranno monitorati e gestiti con politiche di accoglienza proprie del progetto Cas/Sprar, saranno previsti corsi di lingua italiana e non si esclude inoltre la partecipazione a progetti di volontariato per la tutela dei beni comuni. La speranza è che si continui costantemente a tenere informati i consigli territoriali e i comitati cittadini sulle reali ricadute di questo progetto di integrazione, in modo da condividere sempre preoccupazioni e timori, ma anche in modo da raccogliere proposte e suggerimenti che ogni territorio può mettere in campo. Ribadiamo la nostra disponibilità su entrambi i fronti: costruire un processo di integrazione condiviso con la cittadinanza, discutere e trovare soluzioni al problema della criminalità nei territori. Siamo disponibili, ma anche chiari nel condannare ogni forma di strumentalizzazione".

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