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La proposta: "1000 euro ai ravennati in difficoltà a cui non spetta la cassa integrazione"

La capogruppo della Pigna Veronica Verlicchi: "Le risorse che il Comune di Ravenna aveva già stanziato a bilancio per l'assistenza economica ai più indigenti appaiono, oggi, totalmente insufficienti"

La drammatica crisi economica che si è abbattuta con grande violenza su imprese e cittadini ha fatto precipitare molti ravennati in una situazione di grande difficoltà, dovendo far fronte a spese quali mutui, bollette, affitti, ecc. "Le risorse che il Comune di Ravenna aveva già stanziato a bilancio per l'assistenza economica ai più indigenti appaiono, oggi, totalmente insufficienti - commenta la capogruppo della Pigna Veronica Verlicchi - Chiediamo, pertanto, che il sindaco Michele de Pascale intervenga aumentando fino a 2 milioni la dotazione dei fondi per il sostengo ai ravennati in difficoltà. Una cifra che può essere facilmente reperita dal Bilancio comunale 2020, se solo si volesse andare a tagliare quelle spese che il Comune di Ravenna continua a sostenere e che, di fronte alla situazione attuale, appaiano ancor meno necessarie".

"Reperite le risorse, sarà necessario indire un bando per l'assegnazione del contributo comunale a fondo perduto quantificabile in 1.000 euro e utilizzabile per il pagamento di affitti, bollette, mutui ecc - conclude la consigliera d'opposizione - Riteniamo, altresì, che vada data priorità a coloro i quali non sono già beneficiari di altre forme di sostegno pubblico, quali cassa integrazione, assegni sociali, reddito di cittadinanza. Nessuno deve essere lasciato solo e il contributo di solidarietà di 1.000 euro darebbe respiro a tantissimi ravennati".

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