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Venerdì, 19 Aprile 2024
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La Provincia approva il bilancio di previsione

Il consiglio provinciale ha approvato a maggioranza il bilancio di previsione. Hanno votato contro i gruppi Lega Nord, Pdl e Udc. A favore invece i gruppi Idv, Pd e Sel

Il consiglio provinciale ha approvato a maggioranza il bilancio di previsione. Hanno votato contro i gruppi Lega Nord, Pdl e Udc. A favore invece i gruppi Idv, Pd e Sel. La seduta si è aperta con la replica dell’assessore al bilancio Luciano Ronchini che, tra l’altro, ha ricordato come “stiamo continuando nella riorganizzazione degli uffici per poter risparmiare risorse nell’ambito dell’affitto passivo dell’Ente”.

“Abbiamo già predisposto gli spazi nel Palazzo della Provincia per collocarvi al più presto gli uffici del settore Informatica. Abbiamo inoltre trovato anche uno spazio, sempre nel Palazzo della Provincia, per collocare il Centro elaborazione dati, ora in affitto. Tutta l’operazione, una volta ultimata, farà risparmiare alla Provincia almeno 90.000 euro annui di affitto”, ha aggiunto Ronchini.

L'assessore ha poi sottolineato che “la Provincia, in passato, per fare investimenti per il territorio, ha dovuto indebitarsi. Una parte delle risorse di questo bilancio quindi è destinata al rientro dei debiti. Una parte, riferibile alla restituzione delle quote dei mutui accesi nel passato, ammonta a circa 7 milioni e 600 mila euro, per la quota capitale, e di circa 5 milioni per quota interessi.”

Ronchini ha ringraziato “tutti i consiglieri di maggioranza per le positive valutazioni espresse nei loro interventi sulle risultanze del bilancio.” e “i consiglieri di minoranza in quanto con i loro interventi, pacati, puntuali e precisi, hanno dato maggiori stimoli affinché si operi ancora meglio, sempre e solo nell’interesse dei nostri concittadini.”

Il presidente della Provincia, Claudio Casadio, nel suo intervento ha innanzitutto colto l’occasione per ringraziare “tutti i dipendenti della Provincia per il loro impegno in questi giorni di maltempo. Grazie al loro lavoro, le strade provinciali sono state sempre percorribili. I dipendenti di questo ente  hanno dato un bell’esempio di efficienza.” Casadio ha poi rilevato che “questo bilancio non è ordinario. Le diverse manovre finanziarie dei governi Berlusconi e Monti hanno via via ridotto le risorse a nostra disposizione. Questo è un bilancio tecnico con margini di intervento discrezionale davvero esigui. Non è un alibi - ha precisato Casadio - infatti con questo bilancio si procede a un riordino rigoroso delle risorse in vista delle trasformazioni che ci attendono.”

“Questo bilancio, pensato con lungimiranza e con lo sguardo rivolto al futuro, ha una priorità: il sostegno al lavoro. Ben 13 milioni di euro infatti sono destinati alle politiche del lavoro. Nonostante i pesanti tagli, questo bilancio rispetta gli indirizzi del programma di legislatura”, ha dichiarato   Nicola Staloni, Sel.

Per Gianfranco Spadoni, Udc, “il voto sarà negativo, anche se siamo consapevoli  delle difficoltà legate a questo periodo di crisi e agli effetti prodotti dai provvedimenti del governo. Gli enti locali, tuttavia, sono chiamati a fare la loro parte evitando di scaricare ogni tipo di responsabilità ad altri soggetti – anche se, onestamente, come più volte affermato, sono evidenti responsabilità non imputabili all’ente e che siamo costretti a subire.”

Secondo Massimo Mazzolani, Pdl, “le operazioni di contenimento della spesa corrente sono state troppo poco incisive quando la precarietà delle risorse dell’ente ci avrebbe dovuto indurre a liberare quante più risorse possibile per gli investimenti. Lo andiamo dicendo da anni purtroppo inascoltati. Non bastasse, siamo ai livelli massimi di pressione fiscale che possiamo esercitare sui cittadini.”

Gianluigi Forte, Lega Nord, ha osservato come “il bilancio ci sembra imbarazzante sia a livello tecnico che a livello politico. Dal punto di vista tecnico, si demolisce il tessuto sociale del nostro territorio tagliando servizi ai cittadini anzi tassandoli di più. Dal punto di vista politico, il governo centrale dà il colpo di grazia all’idea stessa di federalismo fiscale con la scelta scellerata di una tesoreria unica e centralizzata.”

Per Tiziana Bandoli, Pd, “vanno riconosciuti gli sforzi che la Provincia sta facendo da tempo per gestire le risorse in modo rigoroso. Dal 2007 c’è stata una diminuzione costante del numero dei dipendenti  (da 513 a 476) e il dimezzamento dei dirigenti (da 22 a 11); si è arrivati alla stabilizzazione del personale dei Centri per l’impiego, così come il lavoro di revisione di tutti i capitoli di spesa e si sono drasticamente ridotti i contributi alle associazioni e le spese per iniziative proprie”.

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