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La Provincia approva la variante al Ptcp a Cervia

Col solo voto del Pd, l'astensione di Sel e della Federazione della sinistra, e con l'espressione contraria dei gruppi di minoranza, la Provincia ha approvato la variante specifica al PTCP riguardante un'area nel Comune di Cervia

Col solo voto del Pd, l’astensione di Sel e della Federazione della sinistra, e con l’espressione contraria dei gruppi di minoranza, la Provincia ha approvato la variante specifica al PTCP riguardante un’area nel Comune di Cervia. L’area interessata compresa fra l’edificato di Milano Marittima e il locale cimitero, - quest’ultimo oggetto centrale della variante per l’esigenza di un suo ampliamento, -  è di metri quadrati 129.000, in parte incolta e in situazioni precarie, con edifici dismessi, ex zona agricola non coltivata.

Pur in queste condizioni, questi dodici ettari di terreno sono  interclusi fra le storiche Saline cervesi e una parte del  Parco del Delta, pertanto ragionevolmente, si possono tranquillamente considerare come un’area sensibile proprio per il luogo in cui si trova. "La richiesta del comune di Cervia - spiega il consigliere provinciale dellì'Udc, Gianfranco Spadoni - nasce dall’esigenza primaria di modificare, appunto, l‘attuale classificazione da zona di tutela naturalistica di conservazione a semplice zona d’ interesse paesaggistico ambientale, e quindi una classificazione con un livello di tutela più basso rispetto all’attuale, aprendo in questo modo, a possibili maggiori trasformazioni. Non è in discussione la necessità di consentire l’ampliamento del cimitero di cui siamo completamente convinti, ma  il percorso procedurale che doveva  competere al comune interessato una volta adottati gli strumenti di pianificazione territoriale a cominciare dal Psc in variante. Inoltre alcuni autorevoli pareri di merito, tra cui quello della Regione, dovevano rappresentare una chiara linea d’indirizzo da adottare e in qualche misura da rispettare".

"In particolare - continua Spadoni - la giunta di via Aldo Moro ha posto l’accento sulla mancata  valutazione del valore potenziale dell’ area che non è rappresentato unicamente dall’uso attuale ma dal ruolo e dalla funzione che la stessa avrebbe potuto assumere per il miglioramento della qualità ambientale e paesaggistica dei luoghi, e per la funzione di collegamento che avrebbe potuto avere tra il Parco e le Saline. Ancora più severo è stato il parere espresso dal Servizio Beni architettonici e ambientali della stessa Regione: “…si ritiene che sia da tenere in considerazione di più  la possibilità di estendere l’area boscata rispetto alla scelta di riempire quel vuoto, perché indubbiamente di vuoto si tratta, con qualcosa di diverso ma con l’assai probabile conseguenza di artificializzare 141.000 mq; non  si ritiene   motivo di ridurre  anziché potenziare la dotazione di verde di questo territorio, parte di zona costiera che ha subìto per decenni una costante azione di cementificazione e di denaturalizzazione che sarebbe invece opportuno contrastare…”. Insomma, pare voler dire: una “cucitura” fra le varie zone di pregio, sarebbe stata  sicuramente preferibile".

"Oltre alle questioni di merito che ovviamente hanno creato dubbi e perplessità,  è sorto anche un aspetto riferito al metodo. Una modestissima  proposta di emendamento e la presentazione di un  di ordine del giorno collegato alla delibera in discussione presentati dal sottoscritto  non hanno trovato alcuna considerazione, anche se le richieste si limitavano sommessamente  “a raccomandare “ al Comune di Cervia il recupero dell’area attualmente in stato di degrado; di limitare l’intervento al solo ampliamento del cimitero  e a utilizzare percorsi di perequazione in grado di assicurare la tutela naturalistica del sito e - espone Spadoni -; infine, a fornire informazioni al Consiglio provinciale sulle successive scelte di pianificazione che il Comune di Cervia andrà ad adottare in merito. Tutto qui. Di fronte, dunque, a un’ostinata chiusura da parte della giunta e dei consiglieri del Pd, e tenuto conto delle perplessità sulle scelte in oggetto, è scattato, a quel punto, il voto contrario dell’intera minoranza consiliare, comunque sempre attenta e con un atteggiamento responsabile e propositivo anche per il futuro".

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