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"La Romagna nel Pozzo": primo atto della mobilitazione di Sinistra Italiana

Sinistra Italiana in parlamento chiede l’abolizione dello Sblocca Italia, la legge voluta dal governo Renzi che esclude su questi temi il territorio

"La Romagna nel Pozzo” è il primo atto di una mobilitazione aperta a tutti i cittadini, le associazioni e le forze politiche che immaginano per il nostro territorio un futuro migliore, dove il lavoro non deve essere barattato con la salute, l’inquinamento in cambio di pochi spiccioli. Giovedì sera le parole di Valeria Ricci (Sinistra Italiana Bassa Romagna), Edward Necki (l’Altra Faenza), Raffaella Veridiani (Ravenna in Comune) e Giovanni Paglia (deputato di Sinistra Italiana) sono state chiare e nette: "bisogna unirsi nella lotta alla tutela dell’ambiente e lo faremo in tutte le sedi opportune, dalle piazze alle istituzioni, con tutte le forze politiche e non".

"Il Partito Democratico in tutte le sue declinazioni, dal locale al nazionale, ha iniziato una vera e propria campagna di incentivazione allo sfruttamento degli idrocarburi, un abbraccio mortale ad un modello di sviluppo obsoleto, ma che per logiche di potere quel partito deve garantire - viene riportato da Sinistra Italiana -. Continueranno a mentire su questo tema e noi continueremo a ribattere informando: il metano estratto non serve al nostro fabbisogno, esso infatti non è pubblico, ma farà arricchire qualche privato e non produce lavoro".

"Non è garantita la sicurezza, basta vedere il livello delle società che sfrutteranno i giacimenti, consigliamo a tutti i cittadini la visione dei siti web - prosegue -. Il fiume di denaro che ci promettono i nostri sindaci favorevoli sono in realtà solo rigagnoli, che tra l’altro saranno usati per opere già previste che non c’entrano niente con gli interventi per la sicurezza del territorio. Un milione di euro è tantissimo per un cittadino, ma per un comune è poco".

Sinistra Italiana in parlamento chiede l’abolizione dello Sblocca Italia, la legge voluta dal governo Renzi che esclude su questi temi il territorio. "Nelle città invece continueremo a manifestare e a creare incontri di approfondimento. Il prossimo appuntamento è all’Omc 2017, la fiera del Oil &Gas che quest’anno si terra a Ravenna dal 29 al 31 marzo - viene annunciato -. Noi saremo lì per protestare contro chi si sente unico padrone della terra".
 

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