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Lampioni spenti, è scontro in consiglio. Opposizione all'attacco: "I soldi per tenerli accesi ci sono"

Con la misura, spiega la titolare dei Conti di Palazzo Merlato, Livia Molducci, si risparmiano 300.000 euro quest'anno e 1,1 milioni di euro nel 2023. Si tratta di un'operazione "transitoria, di emergenza e valuteremo se continuare o rimodularla"

Il caro bollette costa al Comune di Ravenna dallo scorso luglio 7,6 milioni di euro. Di questi 3,5 sono già stati finanziati quest'estate con una variazione di bilancio e per gli altri 4,1 arriva una nuova variazione, approvata martedì pomeriggio in consiglio comunale con 18 voti favorevoli e nove contrari, e con convitato di pietra la decisione, contro la quale l'opposizione scenderà in piazza, di razionare l'illuminazione pubblica, spenta durante la notte.

Con la misura, spiega la titolare dei Conti di Palazzo Merlato, Livia Molducci, si risparmiano 300.000 euro quest'anno e 1,1 milioni di euro nel 2023. Si tratta di un'operazione "transitoria, di emergenza e valuteremo se continuare o rimodularla". Quando è stata presa, precisa, "non c'era una previsione di aiuti. C'era incertezza. Ora sappiamo che ci sono ma non a quanto ammontano". Per cui, "se sarà possibile si tornerà alla normalità, a nessuno piace la misura".

Opposizione sulle barricate, anche per le dichiarazioni del sindaco Michele De Pascale che ha detto che la stessa opposizione sarebbe stata d'accordo. "Non ci posso credere che per un milione di euro" si spegne la città, attacca Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna: nel bilancio, con una spesa corrente arrivata a 237 milioni di euro e gli investimenti a 99, "i soldi ci sono e li spendete come volete". Dello stesso avviso Giacomo Ercolani della Lega: "Non è possibile che non trovate le risorse per garantire la sicurezza"; mentre Alberto Ancarani di Forza Italia critica l'approccio di non tagliare soldi alla cultura, "da parte nostra l'approccio sarebbe diverso". Più esplicita Veronica Verlicchi della Pigna: è una "scelta politica scellerata tenere al buio la città per continuare a foraggiare amici e amici degli amici del mondo della cultura. Infine Alberto Ferrero di Fratelli d'Italia sottolinea che "un buon amministratore si tiene sempre un margine, questa azione è dirompente". E "non diteci che eravamo d'accordo", conclude Nicola Grandi di Viva Ravenna.

In merito al documento al voto, si tratta, spiega Molducci, della seconda verifica degli equilibri di bilancio dopo quella di luglio a cui si aggiunge una variazione in parte corrente per 5,7 milioni di euro, "la maggior parte, 4,1 milioni, dedicata a finanziare l'aumento dei costi energetici" per il riscaldamento e l'illuminazione di scuole, palestre, edifici comunali, e l'illuminazione pubblica. I 4,1 milioni arrivano da 1,6 milioni di trasferimento statale per i decreti aiuti, dai 650.000 euro di accantonamento fatto a luglio come avanzo dedicato e dal "fondone Covid". La variazione comprende anche una voce da 1,5 milioni per il rinnovo del contratto del personale e il cronoprogramma dei progetti Pnrr e Pnc, Piano nazionale complementare, da 55 e oltre otto milioni di euro. "La gestione dei residui è equilibrata - conclude - e c'è una buona situazione di cassa, 28 milioni rispetto ai 41 di luglio". (Dire)

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