Lavori su via Baiona, Grandi (Viva Ravenna): "Scenario inaccettabile, il sindaco convochi un'assemblea"
Il consigliere di Viva Ravenna chiede a De Pascale di intervenire in prima persona per dare "garanzie ad associazioni, operatori e residenti del territorio sui tempi di chiusura del cantiere e sulle possibilità di offrire ristori a chi ha subito danni a causa dei ritardi"
Dopo la lettera aperta inviata al prefetto e all'Amministrazione comunale di Ravenna dalle Pro Loco e dal Comitato cittadino dei lidi nord, anche il consigliere di Viva Ravenna, Nicola Grandi, invia una missiva al sindaco De Pascale per discutere dei lavori e delle problematiche di via Baiona, chiedendo inoltre di convocare un’assemblea pubblica.
"Signor sindaco, come ben sa mentre i lavori sui ponti di via Baiona continuano a procedere a singhiozzo (quando non si fermano per giornate intere) la sua amministrazione continua a non fornire certezze a causa di un susseguirsi di dichiarazioni contrastanti - afferma Grandi - che vanno da un assessore che parla di “riapertura a ridosso dell’estate” all’altro che racconta “di un ritardo di soli pochi giorni”, adducendo peraltro quale giustificazione l’assurdo manifestarsi di presunte maree anomale, affermazioni che sia noi che lei non possiamo accettare".
"Intanto l'amarezza degli abitanti dei lidi nord cresce e mentre le proteste sui social non si contano, anche le associazioni del territorio hanno deciso di prendere posizione - continua il consigliere di Viva Ravenna - indirizzando a lei, al prefetto e ai suoi assessori a lavori pubblici e turismo un’accorata missiva in cui viene espressa preoccupazione e vengono chieste certezze e spiegazioni, evidenziando un comportamento quanto meno superficiale da parte di chi avrebbe dovuto occuparsi dapprima di programmazione attenta e poi dei relativi controlli, timori peraltro già espressi alla sua precedente giunta nel marzo e nel luglio del 2021, con appelli accorati e rimasti puntualmente inascoltati".
A peggiorare la situazione, come sottolinea Grandi, anche "il traghetto funziona a singhiozzo e nulla è dato di sapere sulla riconversione a gas dei motori tante volte da lei annunciata pubblicamente in occasione della campagna elettorale, le attività imprenditoriali subiscono danni che ogni giorno diventano più insostenibili, a qualcuno viene addirittura impedito del tutto di lavorare, mentre i cittadini si accollano decine di chilometri di percorrenze aggiuntive che significano rischi e costi ingiustificati per i quali le associazioni hanno chiesto compensazioni economiche quanto meno parziali, che è improrogabile iniziare a programmare".
"Alla luce di questo scenario, francamente inaccettabile - conclude Grandi - le chiedo di intervenire direttamente ed in prima persona sulla questione, mettendo ordine allo schizofrenico susseguirsi di notizie, convocando quanto prima un’assemblea pubblica (da tenersi ovviamente sia in presenza che a distanza, nel rispetto delle norme e dell’emergenza sanitaria in corso) dopo aver ottenuto le dovute rassicurazioni dalla ditta esecutrice, in occasione della quale riferire in prima persona fornendo garanzie ad associazioni, operatori e residenti del territorio sui tempi di chiusura del cantiere e sulle possibilità di offrire ristori a chi quotidianamente continua a subire danni da questi inaccettabili quanto annunciati ritardi".