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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Lega e Pdl si muovono per ridurre le tariffe dell'acqua

"Lo scorso giovedì 10 maggio si sono riunite congiuntamente le commissioni Affari Istituzionali e Ambiente per discutere della proposta della coalizione di maggioranza di variare lo Statuto del Comune di Ravenna inserendo alcuni principi sul tema dell'acqua

“Lo scorso giovedì 10 maggio si sono riunite congiuntamente le commissioni Affari Istituzionali e Ambiente per discutere della proposta della coalizione di maggioranza di variare lo Statuto del Comune di Ravenna inserendo alcuni principi sul tema dell'acqua con i quali ribadire che si tratta di un bene indispensabile e sul quale vanno escluse logiche di profitto. Il tema giunge in Consiglio Comunale nella seduta del 24 maggio e in rappresentanza della Lega Nord Romagna, insieme al capogruppo del Pdl abbiamo presentato un Ordine del giorno” Ecco la premessa di Paolo Guerra, capogruppo del Carroccio.
 
“L'esito referendario sul tema dell’acqua ha ampiamente evidenziato l’opinione dei cittadini, ma nonostante ciò, dall'insediamento del consiglio comunale di Ravenna ad oggi, su questo tema i partiti di maggioranza hanno presentato ordini del giorno e interrogazioni per cercare di appropriarsi, quasi strumentalmente, della titolarità di un documento. Nell'interpretare l'esito referendario, vale la pena ricordare che sul ciclo dell'acqua nel nostro territorio sono coinvolti tanti e diversi soggetti ai quali i consiglieri, in rappresentanza dei cittadini che li hanno votati, dovrebbero richiedere di attuare quelle strategie che rispettino sì l'esito referendario, ma contestualmente  apportino una riduzione delle tariffe. Statistiche ufficiali e mai smentite indicano che una famiglia italiana composta da 3 persone consuma mediamente 190 mc di acqua ad un costo medio (su base nazionale) di 290 Euro annui comprensivi di IVA. Sul territorio emiliano romagnolo il costo è di 369 Euro (la quarta tariffa più importante in Italia) con un incremento del 6% rispetto al 2010 e del 30% rispetto al 2007. Se ci riferiamo al solo territorio romagnolo, la città di Ravenna è risultata quella più cara (13ma in Italia) con 416 Euro annui per famiglia ed un incremento registrato del 6,9% rispetto al 2010 e del 34,2% rispetto al 2007. Dalle documentazioni ufficiali legate all’applicazione delle tariffe nel comprensorio ravennate, per un consumo di “Eccedenza 2” (ovvero 170 mc su base annua – corrispondente a 0,466 mc/giorno) si evince che il cittadino pagava, IVA esclusa Euro 2,285/mc nel 2010, incrementati nel 2011 ad Euro 2,600/mc”.

“Considerare l'acqua un bene pubblico è condivisibile, ma quando nella "filiera" vi sono tanti attori, la maggioranza dei consiglieri  comunali dovrebbe,  oltre a rincorrere la paternità di un documento, chiedere esplicitamente a ciascun operatore, dalle sorgenti fino alla distribuzione, di contenere i costi fissi, - conclude Guerra - quelli del personale, dei Consigli di Amministrazione, dei Dirigenti e degli incarichi esterni affinchè l'acqua costi meno ai cittadini. Per tale motivo, insieme a Nereo Foschini quale capogruppo del Pdl, ed in rappresentanza della Lega Nord Romagna  ho presentato un ordine del giorno affinchè i consiglieri si pronuncino in questo senso”.
 

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