rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Lettera aperta al sindaco di Ravenna: "Ravenna 2019 non è cosa vostra"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Egregio sindaco, tra le "Raccomandazioni al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali in nome del Governo Italiano" alle città candidate a Capitale Europea della Cultura per il 2019, la n. 8 richiede di dimostrare che la candidatura di ogni città "gode del sostegno di tutti i gruppi politici nei comuni e nelle regioni partecipanti". Nella riunione del 1° agosto scorso, da Lei presieduta allo scopo, non è stato facile per i capigruppo di opposizione sottoscrivere, dopo lunga calibratura, il seguente impegno: "In caso di successo della candidatura, Ravenna sarà capitale nel 2019, durante la legislatura che sarà iniziata dopo le prossime elezioni previste nella primavera del 2016. Fin da ora, in quanto rappresentanti delle diverse forze politiche attualmente presenti in Consiglio Comunale, qualunque sia l'esito delle elezioni e la relativa collocazione in maggioranza o all'opposizione, confermiamo personalmente l'impegno a sostenere l'obiettivo di Ravenna Capitale Europea della Cultura 2019" (foto documento qui allegata). Non è stato facile, perché la Raccomandazione n. 8 stessa richiede anche di "dimostrare l'indipendenza della struttura organizzativa proposta da qualsiasi cambiamento politico tra il 2014 e il 2019". Ciò in precedenza non era avvenuto benché minimamente, in quanto, tra l'altro: 1) la nomina del "Coordinatore Candidatura Ravenna Capitale 2019" è stata da Lei effettuata senza alcuna selezione, per Sua assunzione politica fiduciaria, nella persona di un Suo ex assessore dotato di curriculum professionale esclusivamente politico/partitico locale: mentre, ad esempio, quella di Matera 2019, ritenuta la principale antagonista di Ravenna, vanta un curriculum tecnico di caratura internazionale; 2) anche di conseguenza, l'assunzione, nella struttura organizzativa, di altri 10, tra dipendenti e collaboratori, è avvenuta con procedure che non ne garantiscono l'indipendenza politica; 3) il coordinatore artistico da assumere in caso di vittoria è stato scelto con procedura sommaria e scarsamente pubblicizzata dal Direttore generale di questo Comune, anch'egli nominato senza alcuna selezione, per Sua assunzione fiduciaria politica: col risultato, tra l'altro, di sole 14 domande a livello europeo pervenute, a fronte di 87 per Matera.

STRUTTURA AUTOREFERENZIALE

La totale autoreferenzialità della struttura nei confronti del consiglio comunale, e dunque della città intera, che solo esso rappresenta, ha fatto sì che l'assemblea elettiva della città è stata finora rigidamente esclusa dalle scelte di organizzazione, gestione e spesa di Ravenna 2019, e in particolare dalla formulazione del dossier presentato l'anno scorso in occasione della prima selezione delle città candidate: su questo, peraltro, le forze politiche di opposizione non hanno taciuto, pur all'esterno del consiglio comunale, notevoli riserve, in particolare sulla fattibilità, nei tempi richiesti, del Piano Operativo Comunale della Darsena di Città, uno dei punti principali della nostra candidatura, e di talune sue scelte invasive e irrispettose del contesto. Nella riunione del 1° agosto, avevamo avvertito che non avremmo accettato in futuro alcuna scelta strutturale che non coinvolgesse tutte le forze rappresentate in consiglio comunale. Apprendiamo invece che ieri, 8 settembre, è stato consegnato al Ministero della Cultura il dossier definitivo, largamente coincidente con quello iniziale, senza alcun confronto consiliare e neppure informazione. Appena il 6 settembre avevamo letto sul Quotidiano della Basilicata che: "…il dossier è stato consegnato per una prima presa di visione ai consiglieri comunali di maggioranza e di minoranza che domani pomeriggio affronteranno la discussione nel dettaglio nel corso di una riunione della commissione cultura… Lo spazio per un confronto ed una discussione all'interno della commissione prima e poi di un successivo passaggio, probabilmente all'inizio della prossima settimana non mancheranno di certo… Il passo che si farà poi insieme all'esame ed al via libera al dossier in Consiglio comunale sarà quello, rinviato subito dopo Ferragosto, di un esame e di un via libera della nuova Fondazione che Regione e Comune hanno voluto…". Altro pianeta.

TRASPARENZA, PUBBLICITÂ E IMPARZIALITÂ NELLE NOMINE

Abbiamo invece appreso dalla stampa ravennate che, in caso di vittoria della nostra città, la gestione del progetto, che prevede 50 milioni di spese dirette e 440 di indirette per la costruzione entro il 2019 delle infrastrutture, sarà affidato ad una Fondazione esterna di cui il consiglio comunale non sa niente e che, se così stanno le cose, ne saprà qualcosa quando, a scatola chiusa, dovrà approvarla a maggioranza. Ripeto quello di cui l'ho avvertita il 1° agosto. Non vogliamo cariche, né discutere di persone. Ma pretendiamo che le modalità di costituzione della Fondazione siano discusse anche con l'opposizione, affinché garantiscano che i suoi amministratori e collaboratori siano prescelti rispettando niente altro che i criteri di legge della trasparenza, pubblicità e imparzialità, col fine di conseguirne, insieme alla massima qualità professionale, l'indipendenza dal potere politico. A questo, infatti, spettano le funzioni di indirizzo e controllo, da esprimere anch'esse collegialmente. Niente altro.

Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lettera aperta al sindaco di Ravenna: "Ravenna 2019 non è cosa vostra"

RavennaToday è in caricamento